venerdì 15 giugno 2012

......le ali di un'altra farfalla....


Dedicato a Linda, la mia farfallina

Si apre il sipario…..il pubblico in sala attenua il suo vocio fino a farlo scomparire sulle note di un adagio che conosco molto bene. Un occhio di luce si sposta dalla quinta di destra al centro del palcoscenico e si posa tenero e curioso su un tutù bianco, splendente di piccole gocce d’argento. Un corpo esile traccia nell’aria ricami impercettibili che, come onde trasparenti, arrivano a lambire lo sguardo incantato degli spettatori. E lei sorride, persa nel suo sogno….sempre più leggera, eterea come una farfalla che sa di dover vivere una vita effimera e quindi intensa. Si solleva sulle sue scarpette rosa e sembra quasi che fili sottili la attraggano verso l’alto per permetterle di spiccare salti che non evidenziano nessuna fatica. I muscoli contratti non raccontano i giorni di sacrifici davanti ad uno specchio impietoso, ma solo la forza di un sogno…il sogno di vincere i limiti che ci tengono schiacciati a terra per conoscere la libertà del volo. E sul quel volto, disteso e lontano, su quello sguardo che sa dire tutto in un palpito di ciglia, leggi la gioia vera, l’essenza di una libertà che a pochi è dato di conoscere. La perfezione dei movimenti, le linee curve del corpo accarezzato dalle note della musica, sembrano allontanare la meschinità dei gesti che ognuno quotidianamente compie. E si respira la bellezza, quella pura e incontaminata che appartiene solo alla natura nelle sue più semplici espressioni. Vola, piccola farfalla, non farti catturare da quegli sguardi curiosi. Un salto nell’aria satura di affanni e preoccupazioni per un attimo sopiti….e la meraviglia in quegli occhi rapiti, mentre la musica avvolge tutto e soprattutto accarezza te, che la senti dentro, che la vivi, che la fai scorrere dentro i tuoi gesti come linfa vitale dentro gli alberi a primavera. Un’emozione intensa si irradia dalle braccia e dalle gambe che disegnano arabeschi tessendo una tela con i colori della dolcezza e della felicità incontaminata che ti attraversa. E le note, come i palpiti del tuo cuore ballerino, pervadono il silenzio stupito. Arriva la posa finale, in uno scroscio di applausi simile ad una pioggia rigenerante e tu ancora lì, con gli occhi scintillanti di vera felicità per quel volo libero che ti ha sollevato al di sopra della comune mediocrità. Tu lì, ancora immobile, come un sogno che non si lascia spaventare dall’alba e continua a sorridere…perfetta scultura che mani sapienti hanno modellato con amore. Cala il sipario, una lacrima sul mio viso. Anch’io volavo come te, fino a quando uno schianto improvviso quanto assurdo mi ha spezzato per sempre le ali. Grazie….perchè stasera ho volato di nuovo, anche se sulle ali di un’altra farfalla

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