venerdì 21 marzo 2014

.......un silenzio che urla.....

La cosa migliore da fare nei momenti difficili è tirare un lungo respiro e contare.... contare.... non fino a dieci, ma fino a che il cervello, alimentato dalla rabbia, non decide di acquietarsi e prendere in considerazione i vari aspetti delle cose. Lasciarsi andare e vomitare tutto quello che a lungo si è taciuto sarebbe alquanto liberatorio, ma ci sono cose che se non si dicono quando è il momento poi è bene che rimangano sepolte. Ho passato una settimana animata da propositi bellicosi perché mi sembrava giusto metterlo di fronte alle conseguenze dei suoi comportamenti (perché quando si agisce, ciò che facciamo non solo non si limita a ricadere su una determinata persona ma su un contesto, ma le conseguenze sono a breve, medio e lungo termine e mai niente finisce nel momento esatto in cui decidiamo che finisca). Poi però..... che senso potrebbe avere parlare con chi non ha mai voluto ascoltare? So che gli avrei fatto male, e forse se lo sarebbe pure meritato, ma, a parte lo sfogo momentaneo, non mi avrebbe aiutato a risolvere le questioni..... In tutto il male che ha fatto io, accecata dall'amore, sono stata sua complice, perché gli ho permesso di insinuarsi in ogni angolo della mia vita, anche in quelli che avrei dovuto tutelare dalla sua invadenza.....Ma quando si ama fidarsi è la prima cosa.... e io ingenuamente mi sono fidata..... In questi ultimi mesi ho cercato di proteggere almeno il bello che c'era stato tra noi..... credevo di esserci riuscita..... e sono convinta di aver fatto bene a ripulire ricordi e sentimenti da quell'alone di cieca disperazione in cui forse troppo spesso li avevo avvolti.... poi, quando meno te l'aspetti, quando le cose sembrano aver preso una direzione accettabile, arriva il momento in cui riemerge ciò che si era cercato di soffocare e accade quell'evento che getta di nuovo sale nelle ferite..... e fanno più male di prima perché sono infettate dal veleno della sofferenza di chi non c'entrava niente..... di chi aveva il diritto di essere protetto e tutelato e invece si è trovato coinvolto, suo malgrado, in situazioni che non ha voluto...... E' stato difficile frenare l'impeto di andare a urlargli in faccia quello che si meritava di sentirsi dire, che non mi ha mai permesso di dirgli..... ma a distanza di una settimana sono orgogliosa di avere trovato la forza di reagire da sola..... la dignità di non apparire ancora una volta patetica o inopportuna......anche perché credo che certe energie forti arrivino comunque a destinazione...... ci sono dei silenzi talmente densi di tante cose che gridano...... forte...... fortissimo....... Lo amo ancora a tal punto da difenderlo persino da se stesso? Forse..... o forse voglio semplicemente difendere una parte della mia vita...... importante...... indipendentemente da lui....... Non riuscirà a togliermi anche l'amore che mi ha dato..... che era grande...... non saprà mai quanto mi è costato...... ma forse un giorno...... in un momento in cui si troverà da solo a fare i conti con se stesso, rimetterà in fila tutto quanto e capirà....... Spero per lui che riesca a perdonarsi così come l'ho perdonato io......

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