Mentre ti aspetto sorrido all'idea di questa smania che ti ha preso di vederci anche stasera...... Ti assecondo..... fa piacere anche a me.... e intanto mi preparo ad accoglierti con quel sorriso un po' malizioso che ti mette addosso una incontrollabile euforia..... Un po' di musica..... un po' di frutta..... i miei capelli appena lavati e non c'è bisogno di altro..... Stai per arrivare..... con quell'entusiasmo che ti porti dietro..... e non so se stasera ti lascerò andare via...... magari domani potremmo andare al mare..... è un po' che non ci torniamo...... E mentre col telefono vicino aspetto il segnale che sei qui mi accorgo che hai invaso ogni mio pensiero..... che questi ultimi minuti non passano mai..... che mi piace come sei e non perché mi ricordi in qualche modo qualcun altro..... ma perchè sei tu..... unico e diverso...... Eccoti..... ti apro.... questa notte è solo nostra.....
domenica 29 giugno 2014
.....complicità....
E' sempre un piacere sentirti, perché vuoi o non vuoi abbiamo sempre qualcosa da dirci e quella complicità che avevamo è rimasta inalterata nel tempo..... Io la mia vita e tu la tua..... ma quel modo di sbeffeggiarsi un po' per strapparci una risata è solo nostro ed è giusto che rimanga tra noi..... Ora che tutto è rientrato in una quieta normalità possiamo finalmente ristabilire un contatto anche se mi sembra assurdo dover rimanere accuratamente nascosta...... non sono la tua amante..... però mi va bene anche così.... si vede che è il mio destino: quella che rimane nell'ombra per non suscitare casini..... E va bene.... tanto ci sono abituata..... non è che mi cambi la vita...... Certo.... c'è un po' di imbarazzo nel parlare di due diversi da noi..... due estranei che occupano il posto che prima occupavamo noi l'uno per l'altro..... e forse anche un po' di gelosia.... "Non è quello giusto...." "Perché tu invece credi che sia quella giusta?" Difficile dirlo...... e ci ridiamo su..... Forse eravamo proprio noi quelli giusti.... ma ormai è andata così...... Ci sentiremo presto.... ci siamo fatti una promessa.... intanto cerca di essere felice..... ci proverò anch'io..... e chissà..... magari tra non molto ci racconteremo le ultime novità davanti ad un caffè...... anzi no.... un succo di frutta..... Ti abbraccio..... e.... un bacio da lontano.....
venerdì 27 giugno 2014
....liberi.....
E' bella la nostra libertà.... ci consente di sorprenderci .... di regalarci emozioni inaspettate.... ogni desiderio ha la possibilità di essere realizzato.... in qualsiasi momento.... anche se siamo lontani.... Quando tutto è cominciato eravamo ancora ammanettati dalle nostre storie passate che ci facevano soffrire..... ma proprio per questo abbiamo imparato a non aspettarci niente ..... Eravamo l'uno per l'altro solo l'occasione di portare di tanto in tanto la testa da un'altra parte..... di ricominciare a guardarsi intorno...... Niente amore..... perché l'amore fa soffrire...... Ma di tempo ne è passato e quel dolore, anche se ci ha segnato, è un ricordo lontano..... Ora c'è la voglia di sentirsi ardere dentro senza più l'ingombro di altre presenze tra di noi...... Adesso è tutto più spontaneo.... Non ti voglio perché devo dimenticare e non mi vuoi perché hai bisogno di calore..... Ti voglio perché sei tu e mi vuoi perché sono io.... E allora succede che all'improvviso nella notte mi chiami perché hai voglia di darmi un bacio e te ne freghi di quei novanta chilometri che devi fare..... Un quarto d'ora..... e accorgersi poi che il tempo vola e che vorremmo non fosse passato così in fretta...... "Non voglio andare via...." "E io non voglio che vai via...." "Torno presto..... " "Ti aspetto...." E sono promesse che manterremo perché non c'è nessuna pretesa tra noi...... Non è amore e lo sappiamo, ma forse in questo momento non è l'amore che stiamo cercando..... e nemmeno ci poniamo il problema...... stiamo insieme perché è bello...... perché sappiamo regalarci emozioni, affetto, dolcezza, tenerezza e un pizzico di follia...... e questo basta...... Attrazione tanta...... ma non necessariamente diventa sesso..... un abbraccio...... un bacio..... l'istinto di un momento...... Non so cosa sia..... non riusciamo a dargli un nome..... lasciamo che sia...... Ed è bello così..... Incredibile questo tempo con te.....
giovedì 26 giugno 2014
.... sorpresa.....
Scappare di casa a mezzanotte per vederti almeno un quarto d'ora mi fa sentire viva! Sei incredibile!
....amore....
Lo so che è rassicurante sentirsi chiamare "amore".... invita alla confidenza..... è l'affermazione, anche se non di un sentimento, almeno di qualcosa che potrebbe diventarlo..... Ma no..... non ci riesco più a dire "amore".... forse mi manca quella superficialità che fa dire tante cose che poi nei fatti non risultano vere.... Non ci riesco a chiamare "amore" qualcuno che non amo e questo finisce inevitabilmente per tracciare una distanza...... D'altra parte mi sono sentita chiamare "amore" tante di quelle volte senza che fosse vero che non ci credo più..... perfino il mio ex marito ogni tanto mi chiama "amore"..... Per quanto mi riguarda, oltre ai miei figli, io l'ho detto ad una sola persona..... perché sarò fatta male e sarò antiquata, ma alle parole do ancora un valore..... La stessa cosa vale per le promesse: non ne faccio mai una che poi non mi impegni di mantenere..... piuttosto sto zitta...... Con me stessa sono un po'meno rigida: spesso mi sono fatta delle promesse o ho fatto dei propositi che poi non ho mantenuto..... non perché non ho rispetto di me stessa, ma perché di solito mi prometto cose con la ragione che so benissimo che il mio cuore non manterrà..... sono solo tentativi di razionalizzare la mia vita, ma andare contro la mia natura è uno sforzo vano..... E quindi no..... non ci riesco a dire "amore" con la facilità con cui di solito si fa...... perché dire "amore" vuol dire lasciarsi trasportare.... abbandonarsi ad una persona con fiducia..... provare qualcosa di incontrollabile..... se non è così..... se riesco a mantenere il controllo.... se so che è solo affetto mi limito a usare altre tenere parole, ma non voglio essere equivocata e neppure dare a intendere chissà che.... "Amore" è un impegno..... una promessa che si è sicuri di mantenere..... è un sentimento importante..... va usato solo quando si è sicuri che sia vero.......
.....un vuoto dentro.....
Sto raccogliendo numerose soddisfazioni.... in ogni campo... e sono tanto più importanti perché sono frutto solo ed esclusivamente del mio impegno.... Nessun raggiro..... nessuna raccomandazione.... solo onestà e dedizione.... fatica.... pazienza.... Ricevo continuamente apprezzamenti di ogni genere..... per come sono... per quello che faccio.... per come lo faccio..... Sono stimata nel lavoro.... ho una splendida famiglia..... un giovane uomo che, anche se timidamente, mi vuole vicino..... Dovrei essere felice...... spesso lo sono..... tranne in alcuni momenti..... Sono quelli in cui sento un vuoto dentro.... che niente riesce a colmare...... E' bisogno d'amore..... quello che avevo e che ho perso..... Ed è stato così sconvolgente averlo perso che non riesco a innamorarmi di nuovo..... c'è dentro di me come una corazza che mi impedisce di vivere fino in fondo ogni emozione...... di abbandonarmi.... di rischiare ancora...... Non credevo che sarebbe stato così difficile superare un momento che, prima o poi, capita nella vita di tutti...... E' da tempo ormai che ho smesso d piangere e disperarmi...... che ho accettato questa nuova realtà..... ma non serve a niente che mi dica che nella vita ci sono tante altre cose...... E' vero.... ci sono..... e sono importantissime.... ma l'amore mi manca.... moltissimo..... e soprattutto non so come fare a riempire quel vuoto assurdo..... E' come se chi l'ha lasciato avesse chiuso a chiave una grossa parte dell mia anima, affinchè non possa più entrarci nessuno...... e la chiave l'ha gettata via, cosicché nessun altro possa trovarla...... Lo so che dipende da me fare in modo da aprire un varco..... da far tacere quella paura che ho dentro di essere abbandonata di nuovo..... solo che non ci riesco..... vivo un po' a metà..... con un gran fuoco che arde sotto la cenere senza che io gli lasci la possibilità di esplodere e incendiare la mia anima..... come mi succedeva prima..... Un tranquillo caos calmo è quello che ho dentro...... che affiora in ogni mio malinconico sorriso..... E tu dolce amico...... perdonami se non ti ho mostrato grande entusiasmo di fronte ai tuoi progetti per noi.... lo sai che ti voglio bene e che mi piaci da morire.... saprò farti stare bene..... ci divertiremo.... sarà bello comunque..... ma rimarrà tutto un po' così.... sospeso.... tra le tue paure e le mie..... fino a che inevitabilmente rimarremo solo amici..... Tu andrai incontro alla tua vita e io resterò qui..... immobile..... ad ascoltare quel vuoto dentro.....
domenica 22 giugno 2014
.....dimentica.....
Esattamente sei anni fa la mia vita è cambiata...... per sempre..... Una famiglia normale... serena....su cui non pesava un rapporto coniugale annoiato.... dissanguato da diversi motivi.... come succede alla maggior parte.... Era però una realtà indiscutibile.... C'era sì la voglia di uscire dal chiuso di una relazione un po' stantia.... ma solo per affacciarsi all'esterno con la speranza, alla fine, di avere semplicemente la conferma che tutto sommato non si stava poi così male e con la certezza che niente avrebbe potuto intaccare una storia consolidata...... E invece..... un incontro apparentemente insignificante mi ha posto di fronte ad una realtà che non avevo mai conosciuto.... l'amore.... quello che lentamente si insinua fin nelle ossa e ti toglie il lume della ragione.... un sentimento inaspettato che è esploso nel giro di pochi mesi e che ha radicalmente cambiato ogni prospettiva..... All'inizio confidavo sulla paura che entrambi avevamo di modificare le nostre situazioni stabili, ma l'amore è più forte di ogni paura e in più sono troppo onesta per riuscire a recitare una parte: in breve ho rinunciato a essere moglie per fare l'amante... Scelta discutibile e soprattutto incosciente, ma mi giustificavo con la convinzione che è profondamente ingiusto soffocare l'amore in nome di una convenzione, quella del matrimonio, che non aveva più ragione di essere..... Non me la sentivo di saltare da un letto all'altro.... di fare l'amore con mio marito per dovere tradendo l'uomo che amavo..... anche se c'era una sorta di accordo tra di noi: evitare il più possibile! ma a volte era inevitabile assecondare le voglie dei nostri coniugi per mantenere un equilibrio dentro una vita matrimoniale e familiare a cui non volevamo rinunciare.... Lui c'è riuscito (anche perchè ha sempre scelto la clandestinità anziché la chiarezza) .... io no..... Questo doveva già essere un bel segnale, ma ho preferito mettere la testa sotto la sabbia e credere ciecamente a quel sentimento che ci faceva stare ore al telefono e a quella passione che non ci dava respiro...... Confidavo che col crescere del nostro amore sarebbe cresciuta anche la sua consapevolezza e alla fine avrebbe scelto me.... era solo questione di tempo...... ci amavamo troppo per pensare che le cose sarebbero andate diversamente da come immaginavo....... Dopo due anni mi sono separata e questo è stato l'inizio della fine: lui, forse per paura di trovarsi nella stessa situazione e di perdere ciò a cui teneva, è diventato più cauto, più distante.... ha cominciato a dirmi che non era la persona adatta a me e che dovevo trovarmene un altro..... Questa cosa mi faceva molto arrabbiare...... cercavo in tutti i modi di spiegargli e di dimostrargli che volevo solo lui, ma è andata sempre peggio....... fino a quando..... "Non mi va più....". E' stato l'inizio del mio incubo peggiore..... non mi capacitavo.... non ci potevo credere...... anche perchè non sono valsi a niente i miei tentativi di andargli incontro in tutti i modi: mi sono trovata davanti a un muro...... Non capivo...... il nostro amore bellissimo.... quella passione incredibile.... non c'era stato niente tra di noi che avesse potuto rovinare quello che c'era..... nemmeno l'abitudine..... non ce n'era stato modo e tempo..... e lui che si rifiutava di darmi qualsiasi spiegazione..... o meglio.... quelle che mi dava erano talmente stupide e inconsistenti che offendevano la mia intelligenza..... All'improvviso ero passata da essere la donna che avrebbe voluto accanto e quella che lo aveva appagato di più in tutta la sua vita ad una piena di sé, vecchia, socialmente e culturalmente inferiore...... Inutile dire che mi è piovuto tutto addosso tanto repentinamente e inaspettatamente che non sono riuscita a farmene una ragione.... mi rifiutavo di credere che fosse così superficiale..... non era più la persona che amavo.....eppure lo amavo lo stesso..... attaccata all'immagine di uomo splendido che avevo di lui, che mi ero costruita in quattro anni di una storia che, nonostante le difficoltà, era stata bella come una favola...... Credo però che lo fosse stata solo per me, infatti, anche se sono riuscita a saperlo solo dopo un anno, aveva già un'altra...... Da allora sono passati due anni esatti..... sono stati lunghissimi per me, nonostante abbia cercato di riempirli con tanti impegni per anestetizzare un dolore che in certi momenti ho pensato che mi avrebbe ucciso...... Dopo tutto questo tempo lui si è separato e vive la sua storia alla luce del sole..... quello che non ha mai fatto con me..... Io sono ancora da sola e non riesco a pensare a una storia diversa, a innamorarmi di nuovo..... Che senso dare a tutto questo? La prima deduzione che lucidamente riesco a trarre è che non mi abbia mai amata davvero.... che mi abbia usata per trovare il pretesto di dare il colpo di grazia al suo matrimonio..... un'amante.... niente più di questo..... Forse l'amore è quello che sta provando adesso se ha trovato il coraggio di fare quello che per me non ha mai fatto...... nemmeno quando stavo per fargli il dono più grande che c'è.... anzi.... ha sempre difeso con tutte le sue forze la sua vita di uomo sposato..... io venivo sempre dopo.... Non so come ho fatto a essere così ingenua.... è proprio vero che l'amore rende completamente ciechi..... L'ho sempre assecondato in tutto perché avevo paura di perderlo e forse questo è stato il mio errore più grande..... perché alla fine l'ho perso comunque e non mi sono nemmeno mancate umiliazioni, prima fra tutte la sua totale indifferenza pur sapendo come stavo e in che situazione mi aveva lasciato..... L'ho perdonato....... mi assumo la responsabilità della fiducia che gli ho dato.... delle scelte che ho fatto..... e perdono anche me per la mia stupidità...... Ci sono cose però che non sono ancora riuscita a perdonargli, ma non riguardano me.... ma sono certa che appena ogni problema si sarà risolto gli perdonerò anche quelle, perché gli voglio bene, nonostante tutto...... Mi dispiace da morire che tutto sia andato perduto...... che non sia stato capace di mantenere nemmeno un rapporto di cordialità, nonostante fosse lui quello che diceva che ero una persona splendida e che non voleva e non poteva perdermi..... Forse era un'altra delle sue bugie, una delle tante che mi ha raccontato e che racconta anche a se stesso..... "Dimentica .....". No.... io non posso dimenticare...... come potrei? Io l'ho amato così tanto! fino al punto da non volere amare più nessuno....... non so se per paura di soffrire allo stesso modo o perché credo di non riuscire ad amare nessun altro come ho amato lui...... E sono sicura che anche lui mi abbia amato molto, anche se i fatti dimostrano il contrario.... Non posso certo colpevolizzarlo se si è innamorato di un'altra..... succede.... ma sono stata importante per lui e, anche se mi ha fatto tutto il male che poteva farmi, credo che sia valsa la pena dedicargli tutto il tempo e l'amore che gli ho dedicato... spero che anche lui abbia lo stesso pensiero..... Non so cosa gli sia rimasto di noi.... ma non credo che abbia rinnegato e gettato via tutto.... o almeno spero.... Mi ha chiesto di non farmi più viva.... Perché? Sa benissimo che non ho nessuna aspettativa...... nessun intento bellicoso..... che ho finito per accettare il nuovo corso delle cose..... che c'è un altro (anche se non lo amo) ... Forse perché sono la sua cattiva coscienza ed è lui che ha bisogno di dimenticare? Non lo so ...... credo che non lo saprò mai e non ha nemmeno molta importanza saperlo.... Ieri era il suo compleanno.... presa da altre cose me ne sono dimenticata..... l'anno scorso mi sono fatta 300 km per vederlo dieci minuti e fargli spegnere una candelina (in realtà era l'accendino) in mezzo alla strada..... quest'anno solo un sms piuttosto conciso oggi (ovviamente rimasto senza risposta.... ma questa è solo una questione di educazione...) ..... le cose sono un po' cambiate.... molto cambiate..... Non ha niente da temere... forse solo se stesso...... Io sono completamente innocua...... e sempre più lontana..... ma dimenticare no..... non dimenticherò mai..... Non si dimentica l'amore più grande della vita.... Forse lui invece ha già dimenticato.....
venerdì 20 giugno 2014
.....una canzone per me....
E poi all'improvviso SBAM! ti arriva addosso una canzone e.....senti un solco caldo che ti attraversa il viso..... sa di carezze lontane e di commozione.....
giovedì 19 giugno 2014
....e sorrido.....
Ci sono sentimenti che sono come malattie.... non si guarisce mai.... si radicano fino in fondo all'anima.... si annidano laggiù in fondo fin dove nessuna medicina può arrivare...... e ti rendono diversa.... a volte stenti persino a riconoscerti..... Un sms sul telefonino, tenero....un po' intrigante.... può al massimo strapparti un sorriso ma non ha niente a che vedere con quello sfarfallio nello stomaco di un tempo..... La promessa di notti d'amore...... un altro sorriso.... ma non c'è nessuna attesa scalpitante..... se sarà oppure no.... quando sarà.... non ha nessuna rilevanza.... non come quando solo l'idea non mi faceva dormire la notte..... Una telefonata per sentirsi vicini..... piacevole..... mi fa piacere..... e sorrido di nuovo..... ma è differente da quando non mi separavo mai dal telefono..... e scalpitavo per sentirlo suonare..... Ora la maggior parte delle volte non so nemmeno dove è e se chiama e non lo sento pazienza..... richiamerò appena non ho niente da fare..... Tanti sorrisi.... ma poi arrivano quei momenti cui, all'improvviso, un nodo mi chiudo la gola e scoppio a piangere........ non so nemmeno perché...... Forse ho tirato troppo la corda e sono stanca...... o forse sono reazioni che fanno parte di quel malessere che non mi abbandona..... Non è lui che mi manca..... ha la sua vita e io la mia.... in più sono riuscita a guardarlo con altri occhi..... non mi sembra più la persona che era quando stavamo insieme..... è diventato un estraneo o quasi..... insomma..... è come un palloncino che si è sgonfiato...... Mi manca però tutto quello che abbiamo vissuto insieme e, soprattutto, mi manca di sentirmi come mi sentivo con lui..... le emozioni che sapeva darmi anche solo parlandomi al telefono...... Adesso è tutto nuovo..... una storia diversa con una persona diversa..... ma forse è troppo diversa la storia e troppo diversa anche la persona...... Un grande affetto..... tenerezza senza fine.... attrazione anche..... intensa..... ma.... c'è una distanza incolmabile tra noi..... e non per l'età..... sono io che non mi lascio avvicinare più di tanto..... che non mi abbandono più di tanto...... E' come quando hai mal di denti e mastichi piano per non sentire quel dolore lancinante che non sopporti..... e non ti dà nemmeno gusto mangiare, anche se hai davanti il cibo più buono che c'è..... Perdonami cucciolo..... tu fai progetti e io nemmeno ti ascolto..... persa altrove...... Sì..... ci sarò appena vorrai..... forse sei il meglio che mi poteva capitare, ma non sono certo io il meglio che poteva capitare a te...... Sono contenta di averti accanto e ci resterò ancora per un po'..... ma la felicità e l'amore sono un'altra cosa....
martedì 17 giugno 2014
....due grandi amori....
Dicono che durante la nostra vita abbiamo due grandi amori.
Uno con il quale ti sposerai o vivrai per sempre, può essere il padre o la madre dei tuoi figli: con questa persona otterrai la massima comprensione per stare il resto della tua vita insieme.
E dicono che c’è un secondo grande amore, una persona che perderai per sempre. Qualcuno con cui sei nato collegato, così collegato, che le forze della chimica scappano dalla ragione e ti impediranno sempre di raggiungere un finale felice. Fino a che un giorno smetterai di provarci, ti arrenderai e cercherai un’altra persona che finirai per incontrare. Però ti assicuro che non passerà una sola notte senza aver bisogno di un altro suo bacio, o anche di discutere una volta in più. Tutti sanno di chi sto parlando, perché mentre stai leggendo queste righe, il suo nome ti è venuto in mente. Ti libererai di lui o di lei e smetterai di soffrire, finirai per incontrare la pace, però ti assicuro che non passerà un giorno in cui non desidererai che sia qui per disturbarti.
Perché a volte si libera più energia discutendo con chi ami, che facendo l’amore con qualcuno che apprezzi.
Uno con il quale ti sposerai o vivrai per sempre, può essere il padre o la madre dei tuoi figli: con questa persona otterrai la massima comprensione per stare il resto della tua vita insieme.
E dicono che c’è un secondo grande amore, una persona che perderai per sempre. Qualcuno con cui sei nato collegato, così collegato, che le forze della chimica scappano dalla ragione e ti impediranno sempre di raggiungere un finale felice. Fino a che un giorno smetterai di provarci, ti arrenderai e cercherai un’altra persona che finirai per incontrare. Però ti assicuro che non passerà una sola notte senza aver bisogno di un altro suo bacio, o anche di discutere una volta in più. Tutti sanno di chi sto parlando, perché mentre stai leggendo queste righe, il suo nome ti è venuto in mente. Ti libererai di lui o di lei e smetterai di soffrire, finirai per incontrare la pace, però ti assicuro che non passerà un giorno in cui non desidererai che sia qui per disturbarti.
Perché a volte si libera più energia discutendo con chi ami, che facendo l’amore con qualcuno che apprezzi.
Paulo Coelho, “Lo Zahir"
E' proprio così...... o almeno.... per me è stato così....
..... prima o poi.....
So che tra queste lacrime tornerà ad accendersi un sorriso..... Non so quando ma succederà.....Prima o poi le ferite smetteranno di bruciare e diventeranno cicatrici..... Sarò un po' deturpata...... non dalle dita del tempo ma dalle unghie di chi mi ha graffiato fin dentro l'anima..... però avrò imparato a sentire meno dolore.... mi sarò rialzata e sarò abbastanza forte da fare a meno anche dell'amore o di qualsiasi suo surrogato..... Non credo che tornerò mai a fidarmi ciecamente di qualcuno....... chi è abituato a mentire non dirà mai la verità..... chi tradisce e inganna nelle piccole cose sa essere devastante in quelle grandi e importanti..... Forse sono troppo attenta alle sfumature troppo sensibile e troppo ingenua per riuscire ad amare una persona senza rischiare di farmi annientare ...... La solitudine...... quella dei sentimenti....... comincio a pensare sia la dimensione più adatta a me...... Mi accorgo che ho alzato un muro..... che mi sono chiusa.... forse in modo irreversibile.... Mi dispiace un po' per te cucciolo che forse non lo meriti......ma non ti amerò mai.... "Vorrei arrivare a conoscerti fino in fondo..... c'è tanto di sommerso in te..... si percepisce..... " No.... non ti lascerò entrare..... ti dovrai accontentare ..... perdonami ma non riesco a fidarmi nemmeno di te.....
sabato 14 giugno 2014
giovedì 12 giugno 2014
mercoledì 11 giugno 2014
... chiama quando vuoi....
E come faccio a fidarmi? Mi dici che sarà diverso... che ora le cose si aggiusteranno molto più velocemente, che intanto però hai voglia di sentirmi.. e di vedermi..... Ma lo so come potrebbe andare.... lo so fin troppo bene..... Sono stanca di essere quella che si accontenta delle briciole..... che accetta tutto credendo a promesse che non verranno mai mantenute.... Sei forse troppo abituato a vedermi arrendevole e accomodante, ma sono cambiata sai? almeno in questo sono cambiata..... No che non mi dà fastidio parlare un po' con te.... sei tu piuttosto che non volevi avere più niente a che fare con me..... Cosa è cambiato adesso? Lo so cosa è cambiato...... non ti sforzare di trovare parole che ti tengano comunque al sicuro..... è finito il tempo in cui mi facevo castelli in aria.... nessuna illusione è più possibile.... le hai azzerate tutte quante..... E ora? Dovrei ancora dare credito a tutto quello che dici e dimenticare il passato? Scusa ma non ci riesco..... Lo so che è stato bello, ma quale prezzo ho dovuto pagare? Non voglio recriminare su niente ma non puoi pretendere che basti una risata o una battuta per ridarmi la fiducia che ho perso...... ora conosco anche l'altra faccia della medaglia..... dovrei avere un bel coraggio a credere che non me la mostrerai di nuovo..... E' un rifiuto? No.... non lo è.... non sopporto la tua aria affranta..... dico solo che ora non mi bastano più le parole.... adesso servono i fatti.... Fammi vedere che ci tieni davvero..... e comunque non ti prometto niente...... perché non sono più sicura di niente.... Di una cosa però sono certa: ho imparato a non mostrare più l'altra guancia...... Quindi? Quindi chiama quando vuoi...... mi fido delle mie sensazioni.... mi terranno al sicuro stavolta..... e qualcosa succederà....
..... e arrivi tu....
....e arrivi tu..... con insistenza..... e sia quel che sia......
..... amici.....
E poi trovarsi seduti uno davanti all'altro davanti a una pizza.... e parlare di come la vita sia cambiata..... di quante sorprese ci abbia riservato.... inaspettate..... alcune belle altre meno..... Rivederti sorridere e dialogare con quella vivacità che ti ha sempre contraddistinto ma che avevi pero dopo averla annegata in un mare di preoccupazione..... Mi presenti a qualche amico "lei è V....., la mia migliore amica".... "Però! che culo che hai!" "Sì..... lei è fantastica..." E' tutto così naturalmente piacevole che il tempo passa senza che ce ne accorgiamo.... Si svuota il ristorante mentre parliamo di tutto.... di te.... di me.... Tante le cose che non sapevi... ma ora poso dirtele.... Il punto di vista di un uomo.... di cui mi fido..... E poi l'onda dei ricordi.... tante le persone che si sono perse..... le risate di quando non stavamo dalla stessa parte..... e quella confidenza che c'è sempre stata, almeno da parte tua...... Incredibile anche essersi ritrovati dopo tanto tempo.... perché sono una persona di cui ti fidi..... Mentre l'aria si rinfresca ci avviamo verso casa..... ci promettiamo di concederci altre serate così..... perché è bello e rilassante potersi mostrare senza veli.... senza paura di essere giudicati..... un feeling inedito..... più profondo..... nato già da quando ci osservavamo e ci punzecchiavamo...... io seduta in cattedra e tu dietro un banco..... l'ultimo in fondo alla classe..... e già allora mi dicevi "Prof. lei è fantastica" per non farti interrogare..... Sorrido...... Sì.... è stata una bella sorpresa scoprire che le distanze si sono accorciate.... e ora..... un uomo e una donna e il loro bisogno di confidarsi, di confrontarsi..... alla pari..... Bellissima questa affettuosa amicizia nuova e profonda.....vera....
domenica 8 giugno 2014
....la luna dalla finestra....
Certo che la ricordo quella torrida sera d'agosto.... sfacciata come noi.... con quella luna che sembrava appoggiata sul tetto davanti a casa tua..... così grande non l'avevo vista mai..... Si infilava negli occhi e li rendeva liquidi.... li accendeva di una luce accecante.... e dagli occhi scendeva sulle labbra..... come una cascata fresca che le rendeva turgide e morbide..... labbra da mordere..... nel silenzio rotto da sospiri sempre più affannati...... E tu la ricordi quella passione che si accese all'improvviso e ci colse di sorpresa? Illecito... immorale... sbagliato.... Che parole senza senso! mentre le mani impazzite cercavano un varco sotto i vestiti leggeri e ingombranti, la pelle ardeva in un contatto che annebbiava la mente.... Sorrido..... non so se era vero o se era una bugia, ma quella danza selvaggia ci indusse a farsi promesse importanti..... mai mantenute..... dimenticate forse subito dopo..... Ti ho odiato per questo..... tanto da maledire il giorno che ti ho incontrato..... Ma no.... non può esserci odio dove c'è l'amore.... o forse l'odio è ciò che rimane là dove l'amore è stato tradito, maltrattato..... Ma dimmi..... Sei riuscito a salvare almeno questo dentro di te? E' stato un turbine di emozioni che vuoi rimanga solo tuo o raccontandolo ne hai fatto una banale notte di sesso? perché non puoi di certo aver raccontato anche di quella lacrima che è affiorata nei tuoi occhi e che hai ingoiato a fatica..... Lo sai anche tu...... ci sono cose che si devono seppellire per non alimentare qualche fastidioso rimpianto..... E ora salutami.... è troppo difficile parlare..... con quella luna che entra dalla finestra.... curiosa.... pallida.... triste....
....non sei più qui...
Luce che arriva dagli occhi
Odore di pelle e magia
..Forse venivi dai boschi
Forse abitavi già in me .
..O forse no ..non so
So solo che eri qui,,,,,,,,,,,
mare che prendi e che porti
Fai navigare anche me
Dicono che in certi porti
arriva chi come me .
Cerca nell'anima risposte e fantasia
no no no no non ci credo
no no no no che non sei più qui
no no no no non immagini
.come sono inutile
no no no no ..senza sole
no no no no .. buio e nuvole
no no no no ..non immagini
com'è lontano vivere
se tu non sei più qui
hai detto parole promesse
fatto di me un uomo in più
ti confrontavo in un mondo
troppo diverso da te
certo che vivo ma
deserto e arido
no no no no non ci credo
no no no no che non sei più qui
no no no no non immagini
.come sono inutile
no no no no ..senza sole
no no no no .. buio e nuvole
no no no no ..non immagini
com'è lontano vivere
se tu non sei più qui
....ricordo tutto....
Quando ero da sola e lui continuava a mancarmi io ero solita fare delle liste contenenti tutto quello che avevamo fatto insieme che mi era piaciuto di più, scrivevo anche solo una parola e con quella mi si aprivano mondi molto più belli di quello in cui mi toccava vivere senza di lui. Ogni sera, praticamente, ripercorrevo la nostra storia. L'inizio, il mare, i numerosi treni, la camicia dello stesso azzurro dei suoi occhi, le canzoni, le notti. Tutti particolari meravigliosi, che mai avrei voluto dimenticare. Ho ritrovato ora una di queste liste e mi sono sentita immensamente sciocca. Sembrava essere scritta da una ragazzina di dodici anni, invece di anni ne avevo una decina di più. Niente, nella lista non c'era nemmeno una traccia del dolore che mi aveva fatto provare, delle notte passate a piangere per lui, dei giorni in cui avevo fatto di tutto per averlo accanto e lui scappava sempre più lontano da me. Non c'era scritto niente delle bugie, delle carezze lesinate, degli occhi spenti, dell'odio. Niente. Volevo solo piangere e amarlo, evidentemente. Adesso non ne sarei più capace, adesso ricordo tutto, non solo il bene. Adesso se mi ferisci posso perdonarti, ma non posso fingere che non sia mai successo. Adesso porto rancore e magari è un male, ma mi aiuta a tenere gli occhi aperti. Quante volte mi sono innamorata di lui da capo solo perché non sono stata completamente sincera nei miei ricordi? Quando qualcosa finisce non è mai per caso e anche se all'inizio si cade dalle nuvole dopo si capisce. L'importante è non risalirci, su quelle nuvole, da soli. L'importante è non farsi fregare dalla voglia d'amare qualcuno più che dall'amare qualcuno in particolare.
Susanna Casciani
Susanna Casciani
sabato 7 giugno 2014
....un chiarimento....
"Tu sbagli una cosa di fondo: gli uomini non ragionano come le donne.... anzi, ti dirò di più, ragionano solo se i sono costretti..... Se un uomo non ti cerca, non è perché è timido o ha paura di chissà che....quasi nessun uomo è timido se una donna gli interessa.... se non ti chiama è perché non ha voglia di sentirti, perché ti ha rimosso o è attratto da qualcosa che lo interessa di più..... vuol dire che si ricorda di te solo se lo chiami tu...però facci caso..... se tu cerchi qualcuno che non ti cerca mai, appena ti sente fa un'esclamazione di meraviglia e di piacere, ma poi diventa subito distratto, evasivo, freddamente cordiale... qualunque cosa gli racconti ti dirà "sono contento per te" o "mi dispiace..." a seconda delle circostanze... Concluderà di solito con "dai....risentiamoci... a presto...." ma scommettici pure che non ti richiamerà.... Poi c'è l'attrazione.... il sesso.... Se un uomo avvicina una donna è perché ci vuole provare.... nove su dieci.... Non importa che sia bella o brutta, gli deve ispirare sesso, altrimenti nemmeno la calcola....Tu sei una bellissima donna, ma niente affatto appariscente.... insomma... sei roba da intenditori... La prima cosa che si nota in te è che non la dai facile..... sei roba per predatori, quelli che hanno voglia di conquistare un trofeo sudandoselo un po'.... se ci fai caso i collezionisti non ti si filano..... Ma i predatori sono più pericolosi: ti danno a intendere chissà che fino a che non ti hanno coinvolto bene bene e poi i defilano..... devi stare molto attenta ( a meno che anche tu non abbia voglia di divertirti, ovvio... ma non sei il tipo). Anche perché i predatori non si accontentano di una scopata.... ci si mettono d'impegno, vogliono sperimentare.... sono coinvolgenti..... poi però spariscono. come li riconosci? Non hanno molte attenzioni.... sono assidui nel cercarti quando vogliono portarti a letto, subito dopo però diventano più assenti.... trovano mille scuse fino a quando non decidono loro di vederti di nuovo..... Non sono molto interessati a come stai, cosa fai, come vivi..... Hanno un solo argomento di conversazione: il sesso appunto.... per il resto hanno la loro vita da cui ti tengono abbastanza esclusa..... non ti dicono molto di sè.... e non sono interessati a sapere molto di te.... Ecco perché ti prendi delle batoste colossali..... ti fidi troppo, giustifichi sempre, vuoi spiegazioni..... ma che spiegazioni e spiegazioni? Se uno non ti cerca è perché non ti vuole più.... se ti lascia per un'altra è perché quella lo fa divertire di più a letto..... non perché è più bella o migliore di te..... questa è la sola spiegazione.... Non scomodare Freud o chi per lui.... Non ci perdere tempo..... L'unica cosa che puoi fare è cercare di non caderci di nuovo subito dopo....."
Molto delucidante..... ringrazio il mio amico.... Ora ho le idee un po' più chiare.....
Molto delucidante..... ringrazio il mio amico.... Ora ho le idee un po' più chiare.....
.....non è vero mai...
Nonostante stanotte, nonostante la filosofia
Rimane qualcosa di intenso, nonostante sei andato via
Nonostante la gente si accontenta di quello che ha
Io non mi accontento di niente, io mi accontento se tu resti qua
Adesso vai e l'hai deciso tu
Nonostante i momenti che sembrava non finissero mai
Siamo due deficienti, siamo quei due che non sbagliano mai
E adesso vai, se l'hai deciso tu
Io che parlo, parlo
Ma non è vero... mai
Intanto i giorni passano
Non è vero mai
Milioni di parole sciolte al sole
Casomai i sogni non finissero
Nonostante riprendi le tue cose e le porti con te
Nonostante che piangi, io non so se tu piangi per me
Se per tutte le cose ci fosse un punto di stabilità
Sarebbe un mondo perfetto
Sarebbe che tu resti qua
E invece poi
L'hai deciso tu... ed io che parlo, parlo
Ma non è vero... mai
Intanto i giorni passano
Non è vero...
Mai
Milioni di parole sciolte al sole
Casomai i sogni non finissero
Non è vero
Nonostante i miei dubbi
Nonostante all'inizio
Sia quel che sia. Nonostante tutto, nonostante che un giorno mi hai detto: Amore andiamo via da qua
Io ci credevo sul serio
Mi fidavo di te, mi sembrava volessi davvero stare con me
Ma avevi altri programmi
Nonostante le notti avevi altre emozioni
Non è vero... mai. Intanto i giorni passano.
Non è vero... mai. Milioni di parole sciolte al sole, casomai i sogni non finissero.
Se per tutte le cose ci fosse in punto di stabilità, sarebbe un mondo perfetto, sarebbe che tu resti...
Qua
venerdì 6 giugno 2014
....non succederà più.....
E poi mi succede a volte di toccare con mano la mia stupidità..... quel modo ingenuo che ho di credere che le persone siano limpide e cristalline....... Basta una frase gentile e sono subito pronta a credere che si possano accantonare le ferite del passato e dare inizio a un percorso nuovo...... In realtà quando ad essere ferita sono stata io mi è stato detto che il passato è passato e dovevo dimenticare, quando però si tratta di me allora non i dimentica..... Forse ho sbagliato (chi è che non sbaglia mai?)...... ma ci sarà qualcosa di buono e di bello che rimane tra le persone? Pare che questo sia vero solo per me..... Sono sempre io quella disposta a perdonare, a dare centomila altre possibilità, a credere che una volta che ci si è chiariti si possa comunque continuare ad avere un contatto umano..... affettuoso..... Due giorni di carinerie.... complimenti..... battute e risate...... e poi oggi all'improvviso schiaffi in faccia...... quel modo di fare scostante..... risentito..... e non so perché..... Sono scappata via...... meravigliata..... ferita..... ma le mie lacrime no..... non ti appartengono più...... niente di me ti appartiene più.... Forse è questo che non sopporti.... ma che non ammetterai mai...... E non succederà un'altra volta...... te lo prometto..... Non devi difenderti da me..... sono io che devo difendermi da te e dal bene che ancora ti voglio....
.....ti aspetto.....
Delicato..... come una pioggerella sottile che rigenera i fiori assetati.... con quel modo di entrare in punta di piedi per non disturbare.... e la tua voce che desidero sempre sentire.... le tue mani che sembrano fatte apposta per accarezzare.... Aspettarti..... mentre metti in ordine la tua vita..... fino a quando tornerai.... e intanto coccolarti con le parole.... perché ti piace farmi sentire che ci sei.... che nonostante tutte le difficoltà il nostro spazio nessuno può invaderlo..... Pochi giorni ancora e potremo riassaporare quella intensità che non è mai venuta meno..... che però ha bisogno di presenza.... la mia.... la tua.... e gli sguardi si fanno di fuoco..... ancora..... Ti aspetto.... fai presto..... mi manchi....
martedì 3 giugno 2014
.....a presto.....
Mi fa piacere sentirti..... ogni volta..... con quell'aria di chi la sa lunga.... e io che mi diverto un po' a fare la finta tonta...... ti piace giocare e io sto al gioco..... So cosa vuoi sentirti dire e un po' sfacciatamente te lo dico..... per sentirti ridere..... divertito...... Sei quello di sempre...... con quell'aria scanzonata e un po' sensuale..... e con quella voglia di far alzare la temperatura anche solo parlando..... "Allora quando ci vediamo?" "Quando vuoi tu...." "Mi piaci.... hai le idee chiare..." E ridiamo..... Non voglio darti ad intendere che smanio dalla voglia di sentirmi stretta a te..... Ti lascio l'iniziativa..... perché ti fa sentire padrone della situazione e ti piace da morire..... Aspetto.....So che presto arriverai....
.....una donna per amico.....
Ci sono persone che escono dalla nostra vita e il tempo le disperde..... sono quelle a cui sentiamo di non aver più niente da dire..... relazioni che si sono esaurite nel tempo che sono durate..... anni o mesi poco importa.... Altre persone invece rimangono anche dopo che se ne sono andate.... lasciano quel senso di vuoto che sembra incolmabile e sono tante le cose che vorremmo ancora dire loro..... tante le domande che vorremmo fare e tante le risposte che vorremmo sentire..... Ma, inspiegabilmente scatta una sorta di meccanismo di difesa e la frase che ci si sente dire, contraddittoriamente, è "preferisco che non ci sentiamo più.... è meglio per tutti..." e immediata mi scatta una reazione: Perchè????? Perché se poi parlarsi fa scattare quella complicità che c'è sempre stata..... perché se il tempo passa senza che nemmeno ce ne rendiamo conto e si ha la percezione che siano stati dieci minuti anziché le due ore che l'orologio indica? Perché se stare insieme è piacevole, stimolante, a volte anche intrigante? Credo che sia perché le persone si sentono molto più al sicuro se, ascoltando la ragione, decidono che qualsiasi cosa che può destabilizzarle è da evitare. Se questo poi comporta negarsi dei momenti di autenticità, delle emozioni che sono le stesse di un tempo anche se abilmente trattenute...... io non riesco proprio a capirlo..... So benissimo che ci sono delle persone che dovrei evitare, per tanti motivi, il più valido è che mi hanno fatto soffrire e che potrebbero farmi soffrire ancora...... eppure io non ci riesco a cancellarle, mi sembra così innaturale! Sarà che sono una pazza scatenata, come mi sono sentita dire anche oggi, e che sotto la cenere non nascondo un fuoco ma un incendio, ma in ogni momento, in ogni situazione della mia vita io mi sento pronta a provare, a rischiare, ad andare sempre nella direzione che mi indica il cuore..... Puoi dirmi "Non ti sopporto, ti detesto, sei di una noia mortale...." e allora potrei capire...... Ma se non ti stanchi di parlare con me, se ti piace stuzzicarmi, provocare le mie reazioni, dialogare con me in modo vivace, scherzare, se i nostri sguardi sprizzano vita quando si incontrano, allora che senso ha tenere forzatamente delle distanze? Non è una violenza assurda? Io sarò pure ottusa, ma davvero non lo capisco..... Se poi ammetti che ti destabilizzo, lo capisco ancora meno.... Che cavolo! Parlarsi non vuol dire tradire o mancare di rispetto, a meno che questo non faccia vacillare i sentimenti, ma se questo succede non te la fai qualche domanda? E certo che rimango meravigliata poi..... Non sono mai saltata addosso a nessuno..... hai forse paura di non resistere tu? No, fammi capire..... se è vero che mi vuoi bene e non c'è altro, allora potrei essere tua sorella..... o tua amica.... o tua collega di lavoro..... Non ci parli con tua sorella, con la tua amica o con la tua collega di lavoro? Preferisci non vederla più? O forse la mia scollatura ti crea qualche imbarazzo? perché a me i tuoi jeans e in generale la tua persona non creano più alcun imbarazzo.... Boh..... sarò troppo semplice, ma mi sembra un'assurdità stare a distanza da chi ammetti che ti fa stare bene..... Ti cercherò ancora.... mi dispiace per te ma sai benissimo che risuccederà.... è inevitabile..... Nel frattempo hai tutto il tempo per schiarirti le idee.....
lunedì 2 giugno 2014
.....pagine da rileggere.....
Mi fa un certo effetto constatare quanto a volte la fantasia somigli alla realtà..... "Amanti".... scritto in pochi mesi due anni fa.... sulla scorta di esperienze vissute e nell'incertezza di come sarebbe andata a finire.... ed è finita proprio così..... con qualche variazione non molto lontana da quella che avrebbe potuto essere la realtà..... Mi commuovo ancora a rileggere quello che ho scritto... soprattutto ora che credo di esserne uscita.... perché dentro l'immaginazione ci stanno i sentimenti che ho provato.... per tanto tempo..... perché se i fatti sono in parte inventati, le persone somigliano a quelle che ho descritto..... con i loro sogni, le loro frustrazioni, le loro speranze deluse..... Un lieto fine.... o quasi..... perché a nessuno voglio negare di credere ancora nel futuro, nemmeno a dei personaggi così tormentati..... perché in fondo io per prima non ho mai smesso di credere nel futuro, nemmeno nei momenti peggiori, e credo profondamente che la fiducia non debba mai venire meno: anche dalle situazioni più difficili si può riemergere.... c'è in ognuno di noi la forza necessaria per sopravvivere a qualsiasi dolore.... Dobbiamo trovarla..... dobbiamo avere il coraggio di spiccare di nuovo il volo per inseguire nuovi sogni, soprattutto dopo essere stati scaraventati rovinosamente a terra..... perché chi smette di sognare ha già cominciato a morire...... Marta.... così fragile e così forte..... così piena di fiducia.... così testarda.... così generosa.... così orgogliosa.... Non so se esistono donne così..... forse è solo un ideale da raggiungere..... o forse un po' tutte le donne sono così..... capaci di sprofondare e di risalire..... sempre.... fenici mai stanche di risorgere dalle loro ceneri..... di sperare nell'amore perfetto anche dopo essere state ferite a morte...... Ho cominciato il mio terzo lavoro.... ma stavolta voglio immaginare una storia bellissima.... è abbastanza strano che quello che scrivo alla fine si avveri, se non nella forma almeno nella sostanza..... e allora voglio che si avveri il sogno più bello che ho piuttosto che le mie paure..... Cambio storia, personaggi..... cambio libro..... e se di tanto in tanto tornerò a leggere le pagine che ho già scritto è solo perché ce ne sono di tanto belle...... quelle che vale la pena leggere e rileggere..... per riempirsi il cuore e rivivere le stesse emozioni......
....oltre l'amore... (da "Amanti" cap. XLIV-XLV)
[...] Dopo un paio di mesi ricevetti, inaspettatamente, una mail di Matteo. Mi suscitò un immediato batticuore e mi resi conto che il tempo non aveva minimamente scalfito i miei sentimenti verso di lui. Sperai di leggere buone notizie e cominciai a divorare le righe come un assetato che si trova finalmente di fronte a una sorgente d'acqua.
“Ciao Marta, non so perché un po' di tempo fa mi hai inviato quel messaggio così sarcastico e cattivo. Probabilmente, non so come, avevi saputo quello che mi era successo e hai voluto vendicarti. Non ti biasimo, sicuramente se hai agito così è perché io ti ho fatto soffrire al punto da renderti crudele e vendicativa, ma so che tu non sei così. La mia risposta non è stata meno feroce ma anche tu sai che non sono così e proverai a perdonarmi. Le cose con mia moglie vanno sempre peggio, ma forse qualcuno ti avrà detto anche questo e allora voglio chiarirti le cose in modo che tu ti senta libera da questa storia, ammesso che tu pensi ancora a me. Ritengo che la nostra relazione, bellissima e importantissima ma gravata da mille limiti e altrettante difficoltà, sia davvero finita. Probabilmente presto rimarrò solo ma non tornerò da te, quindi non aspettarmi. Tutto questo non dipende in alcun modo da te ma succede che gli amori finiscano e il nostro non ha più possibilità né ragione di essere. Scusami ma ormai ho deciso così. Spero che tu sia felice senza di me e che presto tu trovi un uomo capace di darti quello di cui hai bisogno e che da me non ti è mai arrivato. M.”
Man mano che leggevo sentivo un macigno schiacciarmi il cuore e lacrime sempre più calde scendevano lungo le mie guance. Era chiara la sua decisione ma non riuscivo a comprenderne i motivi. Ancora una volta avrei dovuto intuire cosa lo aveva allontanato da me. Stanchezza? Noia? La paura di perdere ciò che aveva? Si era innamorato di un'altra? Non riuscivo ad accettare questo suo rifiuto così netto senza sapere il perché, anche se saperlo non avrebbe cambiato le cose. Ma a parte questo ora mi si poneva un altro problema. Dovevo lasciargli credere che in un momento di rabbia ero stata cattiva o provare a spiegargli in modo convincente la verità? Dovevo lasciarlo libero di fare la sua vita rimanendo all'oscuro di tutto o metterlo di fronte ad una scelta consapevole? Sapevo che avrei scelto di dirgli la verità, sperando che non la prendesse troppo male e che non si sentisse obbligato a rispolverare nei miei confronti dei sentimenti che aveva lasciato intuire di non provare più. Decisi di prendermi un po' di tempo e di rispondergli dopo aver messo Alice a dormire. Ora era lei la mia priorità.
Nel silenzio di una notte che mi pareva più nera del solito cominciai a scrivere:
“Ciao Matteo. Gli amanti non si conoscono mai a fondo perché sono sempre costretti a nascondersi e a non condividere niente e noi questo siamo stati perché i fatti dimostrano che non ci conosciamo affatto. Gli amanti non dovrebbero nemmeno amarsi e tu questo l'hai rispettato perché sei sparito all'improvviso senza nemmeno sentirti in dovere di darmi una spiegazione. Ma io invece ti amo e non ti avrei mai fatto del male gratuitamente. Come hai potuto pensarlo? Mi dicesti un giorno che i figli devono nascere dove c'è amore e questo lo condivido, ma l'amore non è qualcosa che si costruisce a tavolino, è una forza naturale e spontanea che sceglie dove andare e non si fa pilotare da nessuno. Il figlio che desideravi è arrivato e proprio là dove c'era amore, il nostro amore, prepotente e selvaggio. Ricordi lo scoglio sotto la luna? Quella notte il miracolo è accaduto. Hai sbagliato tu a credere che un bambino volesse nascere in mezzo all'ipocrisia, all'inganno, al tradimento, solo perché non gli sarebbe mancato niente. Ho saputo di essere incinta quando praticamente mi avevi già lasciato e, sapendo come la pensavi, ho preferito non dirtelo: non volevo in alcun modo condizionare le tue scelte di vita. Solo verso la fine della gravidanza ho saputo cosa ti era successo e ho provato una gran pena. Ho pensato che la vita ti aveva presentato il conto di tutto il male che mi avevi fatto. Non ne sono stata felice, anzi, ho maturato alla fine la convinzione che avevi diritto di sapere che quel figlio che volevi era arrivato anche se non dove e come volevi tu. Il giorno in cui è nata Alice ero così felice che volevo rendere felice anche te. Forse la gioia di veder realizzato il tuo desiderio più grande ti avrebbe dato la forza di fare le scelte più giuste. Ho provato a chiamarti ma hai rifiutato la chiamata e allora ti ho mandato quel messaggio. Cattivo sei stato tu a pensare di me le cose peggiori, a sottolineare il tuo rifiuto e il tuo disprezzo. Hai fatto tutto da solo Matteo, mi hai escluso da ogni progetto e ti sei fatto un film che hai visto solo tu perché mentre mi buttavi via come una scarpa vecchia e inseguivi i tuoi sogni lontano da me, mentre ti disperavi e pensavi di me il peggio io facevo crescere dentro di me tua figlia con tutto l'amore possibile e continuavo ad amare anche te. Mi dispiace che per arroganza e vigliaccheria tu abbia rinunciato a quanto di più bello la vita possa offrire. Sei stato un ingrato e sei stato punito. Non so perché mi hai scritto, che tra noi era finita l'avevo capito; non so se sei riuscito a far capitolare la ragazza di cui ti eri invaghito mettendoti di nuovo in mezzo a una famiglia (mi hanno riferito anche questo); non so perché con tua moglie va sempre peggio, ma sono cose che, dopo quello che mi hai detto, non mi riguardano più. Io ho la mia bambina, altri due figli splendidi e l'affetto di tante persone. Non cerco nessun uomo perché ti amo ancora come prima, nonostante tutto quello che è successo, ma non lo voglio un uomo che non mi vuole. Alice mi ha dato la forza per vivere felice anche senza di te. Credo di averti detto tutto. Ora sta a te riconsiderare i tuoi sentimenti e la tua vita con più onestà. Ti abbraccio. M.”
Cliccai su “invia” e andai a dormire: mi sentivo leggera. Ora ero davvero sicura che avrei potuto farcela anche senza di lui.
XLV
Guardo l'orologio: si è fatto tardi e devo rientrare. Giulia mi ha quasi costretto a prendermi qualche ora di libertà e sono finita in questo cinema. Non è stata una bella idea. Mi sono tornati addosso i momenti più difficili, quelli che con tanta fatica ho cercato di rimuovere. Ripenso alla risposta che Matteo mi ha inviato pochi giorni fa, dopo un altro mese di silenzio:
“Avrai immaginato che sono rimasto scioccato da quello che mi hai detto. Ho riflettuto a lungo e mi sono vergognato del comportamento irresponsabile che ho tenuto per tutto il tempo che siamo stati insieme. Nonostante questo la mia decisione non cambia, soprattutto perché non riuscirei a guardarti negli occhi dopo quello che ti ho fatto. Preferisco dimenticare tutto, fermo restando che provvederò alla bambina nei modi che vorrai indicarmi. Non giudicarmi male ma non voglio vederla: lei è il segno tangibile della mia vigliaccheria, la punizione bellissima e terribile per il mio cinismo. Ha una madre stupenda, le basterà per crescere serena. Scusami. Se puoi. M.”
No. Non sono riuscita a scusarlo.
“Non abbiamo bisogno dei tuoi soldi se è questo che intendi per “provvedere alla bambina”. Non hai capito niente di me e forse nemmeno della vita. Da me non saprai più niente di noi. Un po' mi fai pena. Ti auguro di essere felice. Addio. M.”
Finalmente dentro di me ho accettato l'idea di essere sola. Alice cresce serena, Francesca e Daniele hanno ripreso la loro strada ma appena possono tornano a trovarci. Ho conosciuto anche i loro fidanzati e la mia casa è spesso piena di giovani. Ho smesso di sperare che i sentimenti di Matteo possano cambiare anche se lo amo ancora. Per giorni e giorni ho immaginato di andare ad aprire la porta e di trovarmelo davanti, ma non è successo e so che non succederà. Per prendere ancora più le distanze da lui ho smesso di parlarne e di chiedere sue notizie. L'ultima cosa che ho saputo di lui è che a una delle solite feste ha conosciuto una ragazza bulgara di venticinque anni e pare si frequentino, dopodiché non ho voluto sapere più niente. Mi chiedo come io abbia potuto essere così cieca da non capire la sua indole superficiale e infedele, ma poi mi dico che forse è stata la vita a cambiarlo in peggio, forse la sua fragilità, le sue debolezze, non gli hanno permesso di fare scelte coraggiose e tutto ciò che riesce a fare è provare a riempire i vuoti di una vita che evidentemente non lo soddisfa con storie che per lui possono durare finché non si fanno impegnative. Oltre suo figlio l'unica cosa che ama è la sua stabilità che gli dà quella sicurezza che non trova dentro di sé. Mi addolora pensare questo di lui, ma è quello che ha dimostrato e mi dispiace di non essere riuscita a far prevalere la sua parte migliore che credo di aver conosciuto, che so che c'è.
C'è stato un periodo in cui la tristezza che si leggeva in fondo ai miei occhi induceva le persone che avevo intorno a dirmi che uno così è meglio perderlo che trovarlo. La solita banalità che dovrebbe essere consolatoria ma che in realtà lascia il tempo che trova. Io non rinnego niente di quello che c'è stato tra di noi, credo di aver vissuto un grande amore e preferisco averlo perso che non averlo mai incontrato, come dice una bellissima canzone. Di lui mi restano l'allegria, la spensieratezza, la passione, l'attenzione, le emozioni che ci siamo regalati e, soprattutto, mi resta la mia bambina che mi costringerà a tenerlo con me per sempre. Ora che l'ho lasciato andare, che ho rinunciato a lui, mi accorgo che mentre si allontanano i momenti brutti, tutto il dolore, riaffiorano i ricordi più belli che non lascerò andare, che alimenterò ogni giorno per trattenere il mio amore ancora un po' con me.
Mentre penso a queste cose rientro a casa. Giulia ha già messo la bambina a dormire, mi saluta e se ne va.
Mi avvicino al lettino, appoggio un bacio su quel faccino rilassato e colgo una smorfia che ho visto tante volte su un altro viso. Sorrido e mi spoglio. La luna illumina la stanza. Uno scoglio. Il mare. L'amore che era là adesso è qui.
“Ciao Marta, non so perché un po' di tempo fa mi hai inviato quel messaggio così sarcastico e cattivo. Probabilmente, non so come, avevi saputo quello che mi era successo e hai voluto vendicarti. Non ti biasimo, sicuramente se hai agito così è perché io ti ho fatto soffrire al punto da renderti crudele e vendicativa, ma so che tu non sei così. La mia risposta non è stata meno feroce ma anche tu sai che non sono così e proverai a perdonarmi. Le cose con mia moglie vanno sempre peggio, ma forse qualcuno ti avrà detto anche questo e allora voglio chiarirti le cose in modo che tu ti senta libera da questa storia, ammesso che tu pensi ancora a me. Ritengo che la nostra relazione, bellissima e importantissima ma gravata da mille limiti e altrettante difficoltà, sia davvero finita. Probabilmente presto rimarrò solo ma non tornerò da te, quindi non aspettarmi. Tutto questo non dipende in alcun modo da te ma succede che gli amori finiscano e il nostro non ha più possibilità né ragione di essere. Scusami ma ormai ho deciso così. Spero che tu sia felice senza di me e che presto tu trovi un uomo capace di darti quello di cui hai bisogno e che da me non ti è mai arrivato. M.”
Man mano che leggevo sentivo un macigno schiacciarmi il cuore e lacrime sempre più calde scendevano lungo le mie guance. Era chiara la sua decisione ma non riuscivo a comprenderne i motivi. Ancora una volta avrei dovuto intuire cosa lo aveva allontanato da me. Stanchezza? Noia? La paura di perdere ciò che aveva? Si era innamorato di un'altra? Non riuscivo ad accettare questo suo rifiuto così netto senza sapere il perché, anche se saperlo non avrebbe cambiato le cose. Ma a parte questo ora mi si poneva un altro problema. Dovevo lasciargli credere che in un momento di rabbia ero stata cattiva o provare a spiegargli in modo convincente la verità? Dovevo lasciarlo libero di fare la sua vita rimanendo all'oscuro di tutto o metterlo di fronte ad una scelta consapevole? Sapevo che avrei scelto di dirgli la verità, sperando che non la prendesse troppo male e che non si sentisse obbligato a rispolverare nei miei confronti dei sentimenti che aveva lasciato intuire di non provare più. Decisi di prendermi un po' di tempo e di rispondergli dopo aver messo Alice a dormire. Ora era lei la mia priorità.
Nel silenzio di una notte che mi pareva più nera del solito cominciai a scrivere:
“Ciao Matteo. Gli amanti non si conoscono mai a fondo perché sono sempre costretti a nascondersi e a non condividere niente e noi questo siamo stati perché i fatti dimostrano che non ci conosciamo affatto. Gli amanti non dovrebbero nemmeno amarsi e tu questo l'hai rispettato perché sei sparito all'improvviso senza nemmeno sentirti in dovere di darmi una spiegazione. Ma io invece ti amo e non ti avrei mai fatto del male gratuitamente. Come hai potuto pensarlo? Mi dicesti un giorno che i figli devono nascere dove c'è amore e questo lo condivido, ma l'amore non è qualcosa che si costruisce a tavolino, è una forza naturale e spontanea che sceglie dove andare e non si fa pilotare da nessuno. Il figlio che desideravi è arrivato e proprio là dove c'era amore, il nostro amore, prepotente e selvaggio. Ricordi lo scoglio sotto la luna? Quella notte il miracolo è accaduto. Hai sbagliato tu a credere che un bambino volesse nascere in mezzo all'ipocrisia, all'inganno, al tradimento, solo perché non gli sarebbe mancato niente. Ho saputo di essere incinta quando praticamente mi avevi già lasciato e, sapendo come la pensavi, ho preferito non dirtelo: non volevo in alcun modo condizionare le tue scelte di vita. Solo verso la fine della gravidanza ho saputo cosa ti era successo e ho provato una gran pena. Ho pensato che la vita ti aveva presentato il conto di tutto il male che mi avevi fatto. Non ne sono stata felice, anzi, ho maturato alla fine la convinzione che avevi diritto di sapere che quel figlio che volevi era arrivato anche se non dove e come volevi tu. Il giorno in cui è nata Alice ero così felice che volevo rendere felice anche te. Forse la gioia di veder realizzato il tuo desiderio più grande ti avrebbe dato la forza di fare le scelte più giuste. Ho provato a chiamarti ma hai rifiutato la chiamata e allora ti ho mandato quel messaggio. Cattivo sei stato tu a pensare di me le cose peggiori, a sottolineare il tuo rifiuto e il tuo disprezzo. Hai fatto tutto da solo Matteo, mi hai escluso da ogni progetto e ti sei fatto un film che hai visto solo tu perché mentre mi buttavi via come una scarpa vecchia e inseguivi i tuoi sogni lontano da me, mentre ti disperavi e pensavi di me il peggio io facevo crescere dentro di me tua figlia con tutto l'amore possibile e continuavo ad amare anche te. Mi dispiace che per arroganza e vigliaccheria tu abbia rinunciato a quanto di più bello la vita possa offrire. Sei stato un ingrato e sei stato punito. Non so perché mi hai scritto, che tra noi era finita l'avevo capito; non so se sei riuscito a far capitolare la ragazza di cui ti eri invaghito mettendoti di nuovo in mezzo a una famiglia (mi hanno riferito anche questo); non so perché con tua moglie va sempre peggio, ma sono cose che, dopo quello che mi hai detto, non mi riguardano più. Io ho la mia bambina, altri due figli splendidi e l'affetto di tante persone. Non cerco nessun uomo perché ti amo ancora come prima, nonostante tutto quello che è successo, ma non lo voglio un uomo che non mi vuole. Alice mi ha dato la forza per vivere felice anche senza di te. Credo di averti detto tutto. Ora sta a te riconsiderare i tuoi sentimenti e la tua vita con più onestà. Ti abbraccio. M.”
Cliccai su “invia” e andai a dormire: mi sentivo leggera. Ora ero davvero sicura che avrei potuto farcela anche senza di lui.
XLV
Guardo l'orologio: si è fatto tardi e devo rientrare. Giulia mi ha quasi costretto a prendermi qualche ora di libertà e sono finita in questo cinema. Non è stata una bella idea. Mi sono tornati addosso i momenti più difficili, quelli che con tanta fatica ho cercato di rimuovere. Ripenso alla risposta che Matteo mi ha inviato pochi giorni fa, dopo un altro mese di silenzio:
“Avrai immaginato che sono rimasto scioccato da quello che mi hai detto. Ho riflettuto a lungo e mi sono vergognato del comportamento irresponsabile che ho tenuto per tutto il tempo che siamo stati insieme. Nonostante questo la mia decisione non cambia, soprattutto perché non riuscirei a guardarti negli occhi dopo quello che ti ho fatto. Preferisco dimenticare tutto, fermo restando che provvederò alla bambina nei modi che vorrai indicarmi. Non giudicarmi male ma non voglio vederla: lei è il segno tangibile della mia vigliaccheria, la punizione bellissima e terribile per il mio cinismo. Ha una madre stupenda, le basterà per crescere serena. Scusami. Se puoi. M.”
No. Non sono riuscita a scusarlo.
“Non abbiamo bisogno dei tuoi soldi se è questo che intendi per “provvedere alla bambina”. Non hai capito niente di me e forse nemmeno della vita. Da me non saprai più niente di noi. Un po' mi fai pena. Ti auguro di essere felice. Addio. M.”
Finalmente dentro di me ho accettato l'idea di essere sola. Alice cresce serena, Francesca e Daniele hanno ripreso la loro strada ma appena possono tornano a trovarci. Ho conosciuto anche i loro fidanzati e la mia casa è spesso piena di giovani. Ho smesso di sperare che i sentimenti di Matteo possano cambiare anche se lo amo ancora. Per giorni e giorni ho immaginato di andare ad aprire la porta e di trovarmelo davanti, ma non è successo e so che non succederà. Per prendere ancora più le distanze da lui ho smesso di parlarne e di chiedere sue notizie. L'ultima cosa che ho saputo di lui è che a una delle solite feste ha conosciuto una ragazza bulgara di venticinque anni e pare si frequentino, dopodiché non ho voluto sapere più niente. Mi chiedo come io abbia potuto essere così cieca da non capire la sua indole superficiale e infedele, ma poi mi dico che forse è stata la vita a cambiarlo in peggio, forse la sua fragilità, le sue debolezze, non gli hanno permesso di fare scelte coraggiose e tutto ciò che riesce a fare è provare a riempire i vuoti di una vita che evidentemente non lo soddisfa con storie che per lui possono durare finché non si fanno impegnative. Oltre suo figlio l'unica cosa che ama è la sua stabilità che gli dà quella sicurezza che non trova dentro di sé. Mi addolora pensare questo di lui, ma è quello che ha dimostrato e mi dispiace di non essere riuscita a far prevalere la sua parte migliore che credo di aver conosciuto, che so che c'è.
C'è stato un periodo in cui la tristezza che si leggeva in fondo ai miei occhi induceva le persone che avevo intorno a dirmi che uno così è meglio perderlo che trovarlo. La solita banalità che dovrebbe essere consolatoria ma che in realtà lascia il tempo che trova. Io non rinnego niente di quello che c'è stato tra di noi, credo di aver vissuto un grande amore e preferisco averlo perso che non averlo mai incontrato, come dice una bellissima canzone. Di lui mi restano l'allegria, la spensieratezza, la passione, l'attenzione, le emozioni che ci siamo regalati e, soprattutto, mi resta la mia bambina che mi costringerà a tenerlo con me per sempre. Ora che l'ho lasciato andare, che ho rinunciato a lui, mi accorgo che mentre si allontanano i momenti brutti, tutto il dolore, riaffiorano i ricordi più belli che non lascerò andare, che alimenterò ogni giorno per trattenere il mio amore ancora un po' con me.
Mentre penso a queste cose rientro a casa. Giulia ha già messo la bambina a dormire, mi saluta e se ne va.
Mi avvicino al lettino, appoggio un bacio su quel faccino rilassato e colgo una smorfia che ho visto tante volte su un altro viso. Sorrido e mi spoglio. La luna illumina la stanza. Uno scoglio. Il mare. L'amore che era là adesso è qui.
....segreti....
Ultimamente mi capita abbastanza spesso di uscire con un mio giovane amico che, essendosi messo in una situazione piuttosto complicata, è caduto in uno stato di prostrazione piuttosto importante e parla e si confida solo con me.... Si fida solo di me.... perché mi conosce e sa che il suo segreto è al sicuro.... Qualcuno mormora o fa qualche allusione.... mi limito a dire che siamo solo amici, il che è vero, ma si sa.... le persone hanno bisogno sempre di ficcare il naso negli affari degli altri e quando non sanno allora immaginano..... Mi chiedo quanta morbosa curiosità e quanta cattiveria ci siano in giro..... Io credo che ognuno abbia il sacrosanto diritto di fidarsi delle persone a cui si rivolge e queste hanno il sacrosanto dovere di avere rispetto di chi, in momenti di profondo turbamento, sente il bisogno di confidarsi, mantenendo la riservatezza, specialmente se questa è espressamente richiesta (sarebbe dovuta anche se non richiesta, ma questo sarebbe forse pretendere troppo). Eppure ci sono delle serpi che non esitano a mettere in piazza le confidenze che hanno raccolto, senza il minimo senso del rispetto..... Pettegoli, maldicenti, superficiali, insensibili.... Ma con quale coraggio si va a diffondere ciò che è stato rivelato magari in un momento di disperazione, solo per il gusto di commentare, giudicare, a volte deridere? E' qualcosa di insopportabile, di talmente meschino che non solo mi fa arrabbiare, ma mi fa vomitare..... E' un tradimento in piena regola.... e quando a tradirti sono le persone di cui ti fidavi di più, allora fa davvero male.... Lo dico per averlo provato sulla pelle..... e sono orgogliosa di essere diversa..... So tante cose di tante persone..... se avessi il gusto del pettegolezzo avrei di che divertirmi..... Mi sono capitate persone che mi hanno parlato malissimo dei loro amici (?) e poi ci escono insieme come se niente fosse...... persone che tradiscono abitualmente i loro partner e fanno gli innamorati fedeli..... altre che hanno combinato dei bei casini e ufficialmente sono dei poveri innocenti vittime di chissà chi o che cosa.... e anche persone che all'apparenza appaiono serene e tranquille e dentro sono tormentate da problemi grossi come palazzi....... A volte è stato anche pesante starle ad ascoltare, ma non mi sono mai sognata di strombettare ai quattro venti quello che mi è stato riferito..... Ho anche avuto l'occasione di vendicarmi di chi mi ha fatto male davvero vuotando completamente il sacco, per il solo gusto di fare casino.....ma non l'ho fatto..... da donna ferita non mi sembrava giusto cogliere la palla al balzo per il solo gusto di ferire a mia volta..... ma non è servito molto..... D'improvviso vengo a sapere che sono stata spiata, magari giudicata alle spalle...... perché la gente è brava a impicciarsi dei fatti altrui, ma il più delle volte è altrettanto codarda da rimanere nell'ombra....... Quanta vigliaccheria che c'è in giro! Paura di un confronto leale? O solo la morbosità di spiare la sofferenza altrui per sentirsi più forti? Bella prova di coraggio..... e di maturità anche......Ma non sono arrabbiata perché qualcuno è venuto a sapere di quello che ho vissuto in questi ultimi due anni..... non ho niente di cui vergognarmi..... sono arrabbiata con chi, senza la minima delicatezza, mi ha messo nuda in piazza..... Con che diritto? per farsi grande che c'era una povera deficiente che non riusciva a dimenticare, che aspettava, che continuava ad amare anche se senza speranza? Mi pare di vedere il sorriso ironico e compiaciuto e immagino anche qualche frase...... Tutto questo mi fa proprio ribrezzo..... ma è un altro passo avanti.... sto capendo sempre meglio con chi ho avuto a che fare...... e in più.... dice un'antica leggenda che il serpente a sonagli, confuso dal suono che emetteva, un bel giorno si distrasse e finì per mordere se stesso, uccidendosi col suo stesso veleno..... Chissà.....
.....un addio..... (da "Amanti"- cap. XXXIII)
Quando riaccesi il telefono una mitragliata di segnali acustici mi avvertì che di sicuro lui non ne voleva sapere. Mi diceva che mi amava, che lui era preoccupato per me perché non poteva darmi quello che meritavo ma non ce la faceva a rinunciare a me, che non mi avrebbe lasciato andare, che presto sarebbe tornato da me, che ero una persona speciale. Si scusava del fatto che mi faceva soffrire, che era l'ultima cosa che avrebbe voluto. Io tirai un sospiro di sollievo ma di fatto non c'era un benché minimo accenno al fatto che pur di non perdermi avrebbe fatto non dico chissà che, ma almeno un minimo passo per chiarire la sua posizione. Per alcuni giorni non risposi anche se lui continuava a chiamarmi e a scrivermi. Volevo mancargli, volevo che sentisse il vuoto come lo sentivo io ogni volta che stava con lei. Erano belle e commoventi le parole d'amore che scriveva e alla fine cedetti. Tutto ricominciò come prima e anzi, rassicurato dalla mia debolezza e dal mio amore, lui si fece ancora più arrogante. Ogni volta che parlavamo dell'argomento lui sottolineava che non vedeva il suo futuro insieme a me.
<<Sei lontana, sei più grande di me, se volessi un altro figlio tu non potresti darmelo. Se tu fossi stata più giovane mi sarei già separato.>>
C'era una tale cattiveria nelle cose che diceva e anche una tale contraddizione che io non so come facevo a starlo ad ascoltare e a continuare a vederlo e a farci l'amore. A nessuno raccontavo di queste nostre conversazioni dopo le quali io mi sentivo annientata, anche perché di opinioni e consigli ne ricevevo abbastanza anche senza chiedere. Quando lui si rendeva conto che mi feriva poi cercava di rimediare:
<<Lo sai anche tu che razionalmente le cose stanno come ti dico, ma non te la devi prendere, io ci scherzo anche un po' su per esorcizzare. Poi però ti cerco sempre, voglio sentirti, vederti, ti desidero. Solo questo conta.>>
Gli credevo, avevo bisogno di credergli perché mi sentivo troppo fragile e troppo sola. Accusavo la situazione difficile di essere l'unico motivo di attrito tra noi, ma ero convinta che fossimo due anime gemelle: quando stavamo insieme tutto era perfetto, i nostri caratteri si completavano e si arricchivano a vicenda, le nostre diversità erano ciò che ci piaceva di più l'uno dell'altra: io dolce, romantica, passionale, sempre un po' tra le nuvole, sempre pronta a giocare, talvolta un po' timida; lui apparentemente più cinico, concreto, ironico, sicuro di sé, spavaldo. E attrazione fisica e passione tanta, incontrollabile. Mi sfuggiva però che le situazioni si possono modificare, basta sapere bene cosa si vuole. Io volevo lui più di ogni altra cosa e non avevo esitato a fare scelte precise, lui evidentemente non voleva me più di ogni altra cosa perché si rifiutava anche di affrontare la questione del suo rapporto con sua moglie: non si parlavano mai, così diceva. Lui non era più innamorato e forse nemmeno lei, avevano un rapporto di convenienza e un figlio da crescere, niente di più, anzi, si sopportavano poco e male. Ovviamente tutto questo contrastava con quello che poi mi raccontava della sua vita: fuori dal lavoro erano sempre insieme, facevano un sacco di cose, frequentavano gli stessi amici. Insomma, al di là di quello che poteva essere il loro rapporto (ovviamente non avrei mai saputo come stavano esattamente le cose), io mi sentivo sempre più a disagio in questa storia e non riuscivo a nasconderlo ogni volta. Ero malinconica anche con lui, ma lui aveva imparato a non darci troppo peso e cercava di sdrammatizzare sempre. Il suo atteggiamento con me era immutato: era sempre affettuoso, appassionato, mi desiderava allo stesso modo, ma il tempo che passavamo insieme era sempre meno, al telefono era più formale e, siccome evitavamo argomenti scomodi, spesso non sapevamo nemmeno cosa dire, ci raccontavamo in modo asettico le nostre giornate e lui tendeva sempre a sottolineare la sua stanchezza per gli impegni di lavoro che crescevano in modo esponenziale. Forse era vero, o forse era solo un modo per giustificare il fatto che i nostri incontri, che già si erano notevolmente accorciati, si sarebbero anche diradati. In effetti questo mio presentimento corrispose al vero. Ma lo amavo ogni giorno di più, non riuscivo a fare a meno di lui e, nonostante provassi a lasciarlo almeno ogni due mesi, poi gli bastava un gesto, una parola, per farmi recedere dai miei propositi e non solo, finivo sempre per accettare le sue condizioni, ogni volta più restrittive, e anche per credere alle sue giustificazioni:
<<Il lavoro è aumentato, lei è sempre più sospettosa, mio figlio man mano che cresce si fa più impegnativo, sono stanco di essere così ambiguo, ma non ti voglio perdere.>>
“Non ti voglio perdere”. Le parole magiche che mi davano la forza di crederci ancora, nonostante avesse smesso di dirmi che mi amava e che gli mancavo. Era una relazione ormai stanca, lo avvertivo chiaramente, necessitava di un salto di qualità e non di quell'inerzia che la stava dissanguando. Erano lontani i pomeriggi passati chiusi in una stanza a fare l'amore fino a non poterne più, con il magone di dover tornare a casa, lontano l'entusiasmo per ogni contatto che riuscivamo ad avere, lontana l'incoscienza di fregarsene del mondo intero per stare insieme anche solo un'ora. Tutto questo mi faceva soffrire molto, ma preferivo stare male piuttosto che non avere niente. Nei giorni in cui la rabbia e la disperazione mi davano la forza per non rispondergli o per dirgli di non cercarmi mi sentivo sprofondare in un abisso nero. Resistevo un giorno o due e poi lo finivo per chiamarlo, implorando ed elemosinando la sua attenzione, senza più dignità. Sentivo che eravamo agli sgoccioli. Lui era sempre più assente, spesso all'ultimo momento mi diceva che non poteva venire e non sembrava nemmeno tanto dispiaciuto. Avevo cominciato a sentirmi non più di una squallida amante anche se lo amavo disperatamente. Gli unici momenti di sollievo erano quelli in cui Matteo litigava con sua moglie: allora tornava ad essere tenero, assiduo e aveva più voglia di vedermi. Tutto questo era diventato umiliante e niente affatto dignitoso e io stavo così male che promisi a me stessa di non farmi sfuggire la prima occasione che si fosse presentata per avere il pretesto di interrompere quella logorante agonia.
Un altro anno era passato. Ci trovammo una mattina d'inverno (circa a metà di febbraio), dopo circa due settimane di lontananza. Decisi di accantonare ogni malessere per dare una nuova possibilità a questa storia. Lui era allegro e frizzante come tutte le volte, ormai poche, che ci vedevamo. Faceva freddo quindi decidemmo di rinunciare alla solita passeggiata e di fermarci da qualche parte in macchina. Dopo quindici giorni mi aveva concesso di stare con me ben quattro ore! Mi lasciai contagiare dalla sua allegria e mi impegnai a vivere quel breve spazio di tempo con tutta l'intensità possibile. Volevo scuoterlo da quel torpore indifferente in cui era caduto.
<<Esprimi un desiderio.>> gli dissi guardandolo con aria sognante e un po' maliziosa dopo che ci fummo fermati lontano da sguardi curiosi.
<<Qualunque cosa?>> mi chiese con uno sguardo più malizioso del mio.
<<Certo. Sono la fatina dei sogni.>>
<<Vorrei le tue mutandine qui sul cruscotto.>> Non me lo aspettavo, ormai anche la nostra intimità era diventata ordinaria, appassionata ma non più giocosa. Mi sentii un po' in imbarazzo, ma ormai il gioco era cominciato e io volevo catturarlo. Mi sbottonai i jeans e me li tolsi lentamente, poi sfilai le brasiliane di pizzo bianco che adagiai con aria trionfante sul volante. Percepii la sua eccitazione mentre mi diceva:
<<Wow! Fatina, visto che oggi sono stato buono posso esprimere un altro desiderio?>>
<<Ma sei stato proprio buono?>>
<<Sì, buonissimo!>>
<<Allora te lo concedo. Cosa vuoi ora?>>
<<Il tuo reggiseno vicino alle mutandine.>>
Mi guardava mentre lentamente slacciavo il golfino e la mia pelle si offriva al suo sguardo. Mi liberai della maglia e, continuando a fissarlo negli occhi, sfilai il reggiseno e lo appoggiai vicino alle brasiliane. Ero completamente nuda di fronte a lui, mi erano rimaste solo le autoreggenti. Mi guardava con desiderio mentre con l'indice tracciò una linea lungo la spalla fino al capezzolo. Si soffermò un attimo accarezzandolo fino a che non fu ben turgido, poi scivolò lungo la pancia fino a sfiorare la mia intimità già umida di desiderio. Ritrasse poi il dito e se lo portò alle labbra.
<<Hai un buon sapore fatina.>> disse con voce rauca mentre si sfilava il maglione e si slacciava i pantaloni che costringevano la sua erezione. Ero imbarazzata di fronte a quegli occhi che mi fissavano ingordi e aspettavo con trepidazione un nuovo contatto con la sua pelle. Quanto si fu tolto i jeans mi venne addosso e penetrandomi cominciò a baciarmi con passione. Fu un momento di rara intensità e quel suo muoversi lento dentro di me mi scatenò delle sensazioni così forti che in pochi minuti mi lasciai completamente andare. Esplose il mio piacere all'unisono col suo e un grido risuonò in quello spazio angusto:
<<Ti amo!>> poi scoppiai a piangere. Matteo si adagiò sopra di me asciugando con le dita le mie lacrime e baciandomi i capelli.
<<Sei proprio sciocchina...>> mi disse teneramente sorridendo, ma il mio “ti amo” non aveva ricevuto risposta. Sentii un dolore acuto in mezzo al petto e, dopo qualche minuto di silenzio, che mi servì per calmarmi, lui, mentre si rivestiva e mi riconsegnava i vestiti e la biancheria, riprese a conversare tranquillamente. Lo ascoltavo senza parlare mentre mi ricomponevo, ero un po' stordita e taciturna.
<<...e poi in aprile abbiamo deciso di andare a New York. E' da tanto che ci voglio andare. Volevamo andare con una coppia di amici. I bambini stavolta li lasciamo a casa, per loro è un viaggio troppo lungo. In questi giorni andremo in agenzia per vedere come ci possiamo organizzare.>>
Fu come ricevere un pugno in mezzo allo stomaco seguito da uno in pieno viso. Ma come poteva farmi questo? Avevamo ancora sulla pelle i fremiti dell'amore, avevo appena smesso di piangere e già la sua testa era da un'altra parte? Ma non finì qui. Appena fummo ripartiti squillò il suo telefono. Una voce femminile: sicuramente era lei, lo percepii anche dalle sue risposte sintetiche.
<<Sì, ok. Farò in modo di esserci.>> e poi rivolto a me:
<<Era mia moglie. Vuole che alle tre la accompagni dal medico. Tra venti minuti, massimo mezz'ora devo ripartire.>>
<<Ma sta male?>>
<<No, è solo una visita di controllo di routine, però ha piacere che la accompagni.>>
<<Ma avevi detto che rimanevi fino alle 15.30!>>
<<Lo so amore, ma non voglio contrariarla. Alle 14.00 riparto altrimenti mi tiene il muso per una settimana.>>
<<Ok.>>
Non riuscii a dire altro, mi sentivo completamente disarmata, cosa mai avrei potuto dire? Rimasi in silenzio mentre mi riaccompagnava alla macchina. Ogni tanto si girava a spiare la mia espressione e poi, come a giustificarsi:
<<Marta lo sapevi che sono sposato...>> Non gli feci aggiungere altro, sapevo ormai tutto a memoria e non ci vedevo più dalla rabbia:
<<Non ce la posso fare!>> urlai tra le lacrime <<Matteo, non voglio vederti né sentirti più! Mai più!!>> e mi chiusi il viso tra le mani singhiozzando.
<<Marta ma che dici? Non fare i capricci come una bambina. Siamo stati benissimo insieme!>>
<<Tu forse sei stato benissimo! Ti ho gridato che ti amo e nemmeno mi hai risposto! Subito dopo aver fatto l'amore non hai trovato niente di meglio da fare che dirmi della vostra prossima luna di miele a New York e ora te ne vai due ore prima perché lei ha piacere che l'accompagni! Ma di me che sono due settimane che aspetto di stare un po' con te te ne importa qualcosa? A parte avermi scopato cosa mi hai dato in queste due ore?>>
<<Hai ragione. Scusa...>>
<<Scusa un cazzo!!! ce l'hai un minimo di sensibilità per immaginare come posso aver passato questi ultimi mesi?>>
<<Su, fa' la brava. Non mettermi il magone. Ti prometto che torno presto.>>
<<Non hai capito. Non devi farmi più nessuna elemosina. Sono mesi che fai promesse che poi non mantieni. Ogni volta che ti concedi è come se tu dovessi farmi un favore! Basta! Guardami bene ora: non ti ricapiterà!>>
<<Marta ma dici sul serio?>> aveva perso la sua espressione scanzonata e aveva gli occhi lucidi.
<<Sì Matteo, non sono mai stata così seria. Non merito di essere presa così in giro. Io ho mandato all'aria la mia vita per te! Tu non hai nemmeno il buon gusto di risparmiarmi le scenette da mulino bianco che ti piace tanto raccontare. Mi sento trattata come una puttana, gratis per giunta!>>
<<Amore lo sai che non è così...>>
<<Ma quale amore? Se non fossi così disperata mi verrebbe da ridere! Non potevi dirle che non ce la facevi a rientrare? Non poteva andare da sola? Ma tanto Marta è paziente e accetta tutto. Basta! Basta! Basta! Tieniti la tua vita felice ma non cercarmi più!>>
<<Marta io ti amo...>> e non riuscì a trattenere le lacrime mentre la voce gli si rompeva <<Hai ragione ma non è facile nemmeno per me. Non so davvero come fare, ma una cosa la so di sicuro: non voglio perderti!>>
Distolsi lo sguardo per non vedere il suo pianto e continuai a inveire:
<<Tu non sai nemmeno cosa vuol dire amare altrimenti non avresti tanti dubbi! E, soprattutto, avresti le palle per fare una scelta! Credi che sia stato facile per me dire a mio marito che non volevo più farci l'amore perché amavo un altro? E credi che sia facile anche ora fare i conti con la solitudine e con i sensi di colpa? Trovarmi ogni sera nel letto da sola a pensare a te che sei nel letto con un'altra e magari ci fai anche l'amore? Cosa ti ho fatto per meritarmi questo? Pensavo fosse una questione di tempo, ma più il tempo passa e più ti approfitti in modo indegno dei miei sentimenti!>>
<<Non so cosa dire. E' tutto vero quello che dici, ti meriti di meglio...>> Era pallido da far paura ma non riuscii a impietosirmi.
<<Non ti dovevi sforzare di dire niente: bastava che tu chiamassi per dirle che non potevi rientrare. Ma non l'hai fatto. Più chiaro di così...Addio Matteo. Ti amo da morire ma non posso farmi annientare da te.>>
Stavamo piangendo tutti e due. Scesi dalla sua macchina e salii sulla mia. Misi in moto e letteralmente scappai. Lo lasciai ancora incredulo al parcheggio: non aveva senso aspettarsi sulla rampa per l'ultimo saluto, era già stato abbastanza drammatico così.
“Ho dentro un dolore grande ma rispetto la tua decisione. Mi manchi. Ti amo”: il suo sms prima che decidessi di spegnere il telefono.
Adesso era davvero finita.
<<Sei lontana, sei più grande di me, se volessi un altro figlio tu non potresti darmelo. Se tu fossi stata più giovane mi sarei già separato.>>
C'era una tale cattiveria nelle cose che diceva e anche una tale contraddizione che io non so come facevo a starlo ad ascoltare e a continuare a vederlo e a farci l'amore. A nessuno raccontavo di queste nostre conversazioni dopo le quali io mi sentivo annientata, anche perché di opinioni e consigli ne ricevevo abbastanza anche senza chiedere. Quando lui si rendeva conto che mi feriva poi cercava di rimediare:
<<Lo sai anche tu che razionalmente le cose stanno come ti dico, ma non te la devi prendere, io ci scherzo anche un po' su per esorcizzare. Poi però ti cerco sempre, voglio sentirti, vederti, ti desidero. Solo questo conta.>>
Gli credevo, avevo bisogno di credergli perché mi sentivo troppo fragile e troppo sola. Accusavo la situazione difficile di essere l'unico motivo di attrito tra noi, ma ero convinta che fossimo due anime gemelle: quando stavamo insieme tutto era perfetto, i nostri caratteri si completavano e si arricchivano a vicenda, le nostre diversità erano ciò che ci piaceva di più l'uno dell'altra: io dolce, romantica, passionale, sempre un po' tra le nuvole, sempre pronta a giocare, talvolta un po' timida; lui apparentemente più cinico, concreto, ironico, sicuro di sé, spavaldo. E attrazione fisica e passione tanta, incontrollabile. Mi sfuggiva però che le situazioni si possono modificare, basta sapere bene cosa si vuole. Io volevo lui più di ogni altra cosa e non avevo esitato a fare scelte precise, lui evidentemente non voleva me più di ogni altra cosa perché si rifiutava anche di affrontare la questione del suo rapporto con sua moglie: non si parlavano mai, così diceva. Lui non era più innamorato e forse nemmeno lei, avevano un rapporto di convenienza e un figlio da crescere, niente di più, anzi, si sopportavano poco e male. Ovviamente tutto questo contrastava con quello che poi mi raccontava della sua vita: fuori dal lavoro erano sempre insieme, facevano un sacco di cose, frequentavano gli stessi amici. Insomma, al di là di quello che poteva essere il loro rapporto (ovviamente non avrei mai saputo come stavano esattamente le cose), io mi sentivo sempre più a disagio in questa storia e non riuscivo a nasconderlo ogni volta. Ero malinconica anche con lui, ma lui aveva imparato a non darci troppo peso e cercava di sdrammatizzare sempre. Il suo atteggiamento con me era immutato: era sempre affettuoso, appassionato, mi desiderava allo stesso modo, ma il tempo che passavamo insieme era sempre meno, al telefono era più formale e, siccome evitavamo argomenti scomodi, spesso non sapevamo nemmeno cosa dire, ci raccontavamo in modo asettico le nostre giornate e lui tendeva sempre a sottolineare la sua stanchezza per gli impegni di lavoro che crescevano in modo esponenziale. Forse era vero, o forse era solo un modo per giustificare il fatto che i nostri incontri, che già si erano notevolmente accorciati, si sarebbero anche diradati. In effetti questo mio presentimento corrispose al vero. Ma lo amavo ogni giorno di più, non riuscivo a fare a meno di lui e, nonostante provassi a lasciarlo almeno ogni due mesi, poi gli bastava un gesto, una parola, per farmi recedere dai miei propositi e non solo, finivo sempre per accettare le sue condizioni, ogni volta più restrittive, e anche per credere alle sue giustificazioni:
<<Il lavoro è aumentato, lei è sempre più sospettosa, mio figlio man mano che cresce si fa più impegnativo, sono stanco di essere così ambiguo, ma non ti voglio perdere.>>
“Non ti voglio perdere”. Le parole magiche che mi davano la forza di crederci ancora, nonostante avesse smesso di dirmi che mi amava e che gli mancavo. Era una relazione ormai stanca, lo avvertivo chiaramente, necessitava di un salto di qualità e non di quell'inerzia che la stava dissanguando. Erano lontani i pomeriggi passati chiusi in una stanza a fare l'amore fino a non poterne più, con il magone di dover tornare a casa, lontano l'entusiasmo per ogni contatto che riuscivamo ad avere, lontana l'incoscienza di fregarsene del mondo intero per stare insieme anche solo un'ora. Tutto questo mi faceva soffrire molto, ma preferivo stare male piuttosto che non avere niente. Nei giorni in cui la rabbia e la disperazione mi davano la forza per non rispondergli o per dirgli di non cercarmi mi sentivo sprofondare in un abisso nero. Resistevo un giorno o due e poi lo finivo per chiamarlo, implorando ed elemosinando la sua attenzione, senza più dignità. Sentivo che eravamo agli sgoccioli. Lui era sempre più assente, spesso all'ultimo momento mi diceva che non poteva venire e non sembrava nemmeno tanto dispiaciuto. Avevo cominciato a sentirmi non più di una squallida amante anche se lo amavo disperatamente. Gli unici momenti di sollievo erano quelli in cui Matteo litigava con sua moglie: allora tornava ad essere tenero, assiduo e aveva più voglia di vedermi. Tutto questo era diventato umiliante e niente affatto dignitoso e io stavo così male che promisi a me stessa di non farmi sfuggire la prima occasione che si fosse presentata per avere il pretesto di interrompere quella logorante agonia.
Un altro anno era passato. Ci trovammo una mattina d'inverno (circa a metà di febbraio), dopo circa due settimane di lontananza. Decisi di accantonare ogni malessere per dare una nuova possibilità a questa storia. Lui era allegro e frizzante come tutte le volte, ormai poche, che ci vedevamo. Faceva freddo quindi decidemmo di rinunciare alla solita passeggiata e di fermarci da qualche parte in macchina. Dopo quindici giorni mi aveva concesso di stare con me ben quattro ore! Mi lasciai contagiare dalla sua allegria e mi impegnai a vivere quel breve spazio di tempo con tutta l'intensità possibile. Volevo scuoterlo da quel torpore indifferente in cui era caduto.
<<Esprimi un desiderio.>> gli dissi guardandolo con aria sognante e un po' maliziosa dopo che ci fummo fermati lontano da sguardi curiosi.
<<Qualunque cosa?>> mi chiese con uno sguardo più malizioso del mio.
<<Certo. Sono la fatina dei sogni.>>
<<Vorrei le tue mutandine qui sul cruscotto.>> Non me lo aspettavo, ormai anche la nostra intimità era diventata ordinaria, appassionata ma non più giocosa. Mi sentii un po' in imbarazzo, ma ormai il gioco era cominciato e io volevo catturarlo. Mi sbottonai i jeans e me li tolsi lentamente, poi sfilai le brasiliane di pizzo bianco che adagiai con aria trionfante sul volante. Percepii la sua eccitazione mentre mi diceva:
<<Wow! Fatina, visto che oggi sono stato buono posso esprimere un altro desiderio?>>
<<Ma sei stato proprio buono?>>
<<Sì, buonissimo!>>
<<Allora te lo concedo. Cosa vuoi ora?>>
<<Il tuo reggiseno vicino alle mutandine.>>
Mi guardava mentre lentamente slacciavo il golfino e la mia pelle si offriva al suo sguardo. Mi liberai della maglia e, continuando a fissarlo negli occhi, sfilai il reggiseno e lo appoggiai vicino alle brasiliane. Ero completamente nuda di fronte a lui, mi erano rimaste solo le autoreggenti. Mi guardava con desiderio mentre con l'indice tracciò una linea lungo la spalla fino al capezzolo. Si soffermò un attimo accarezzandolo fino a che non fu ben turgido, poi scivolò lungo la pancia fino a sfiorare la mia intimità già umida di desiderio. Ritrasse poi il dito e se lo portò alle labbra.
<<Hai un buon sapore fatina.>> disse con voce rauca mentre si sfilava il maglione e si slacciava i pantaloni che costringevano la sua erezione. Ero imbarazzata di fronte a quegli occhi che mi fissavano ingordi e aspettavo con trepidazione un nuovo contatto con la sua pelle. Quanto si fu tolto i jeans mi venne addosso e penetrandomi cominciò a baciarmi con passione. Fu un momento di rara intensità e quel suo muoversi lento dentro di me mi scatenò delle sensazioni così forti che in pochi minuti mi lasciai completamente andare. Esplose il mio piacere all'unisono col suo e un grido risuonò in quello spazio angusto:
<<Ti amo!>> poi scoppiai a piangere. Matteo si adagiò sopra di me asciugando con le dita le mie lacrime e baciandomi i capelli.
<<Sei proprio sciocchina...>> mi disse teneramente sorridendo, ma il mio “ti amo” non aveva ricevuto risposta. Sentii un dolore acuto in mezzo al petto e, dopo qualche minuto di silenzio, che mi servì per calmarmi, lui, mentre si rivestiva e mi riconsegnava i vestiti e la biancheria, riprese a conversare tranquillamente. Lo ascoltavo senza parlare mentre mi ricomponevo, ero un po' stordita e taciturna.
<<...e poi in aprile abbiamo deciso di andare a New York. E' da tanto che ci voglio andare. Volevamo andare con una coppia di amici. I bambini stavolta li lasciamo a casa, per loro è un viaggio troppo lungo. In questi giorni andremo in agenzia per vedere come ci possiamo organizzare.>>
Fu come ricevere un pugno in mezzo allo stomaco seguito da uno in pieno viso. Ma come poteva farmi questo? Avevamo ancora sulla pelle i fremiti dell'amore, avevo appena smesso di piangere e già la sua testa era da un'altra parte? Ma non finì qui. Appena fummo ripartiti squillò il suo telefono. Una voce femminile: sicuramente era lei, lo percepii anche dalle sue risposte sintetiche.
<<Sì, ok. Farò in modo di esserci.>> e poi rivolto a me:
<<Era mia moglie. Vuole che alle tre la accompagni dal medico. Tra venti minuti, massimo mezz'ora devo ripartire.>>
<<Ma sta male?>>
<<No, è solo una visita di controllo di routine, però ha piacere che la accompagni.>>
<<Ma avevi detto che rimanevi fino alle 15.30!>>
<<Lo so amore, ma non voglio contrariarla. Alle 14.00 riparto altrimenti mi tiene il muso per una settimana.>>
<<Ok.>>
Non riuscii a dire altro, mi sentivo completamente disarmata, cosa mai avrei potuto dire? Rimasi in silenzio mentre mi riaccompagnava alla macchina. Ogni tanto si girava a spiare la mia espressione e poi, come a giustificarsi:
<<Marta lo sapevi che sono sposato...>> Non gli feci aggiungere altro, sapevo ormai tutto a memoria e non ci vedevo più dalla rabbia:
<<Non ce la posso fare!>> urlai tra le lacrime <<Matteo, non voglio vederti né sentirti più! Mai più!!>> e mi chiusi il viso tra le mani singhiozzando.
<<Marta ma che dici? Non fare i capricci come una bambina. Siamo stati benissimo insieme!>>
<<Tu forse sei stato benissimo! Ti ho gridato che ti amo e nemmeno mi hai risposto! Subito dopo aver fatto l'amore non hai trovato niente di meglio da fare che dirmi della vostra prossima luna di miele a New York e ora te ne vai due ore prima perché lei ha piacere che l'accompagni! Ma di me che sono due settimane che aspetto di stare un po' con te te ne importa qualcosa? A parte avermi scopato cosa mi hai dato in queste due ore?>>
<<Hai ragione. Scusa...>>
<<Scusa un cazzo!!! ce l'hai un minimo di sensibilità per immaginare come posso aver passato questi ultimi mesi?>>
<<Su, fa' la brava. Non mettermi il magone. Ti prometto che torno presto.>>
<<Non hai capito. Non devi farmi più nessuna elemosina. Sono mesi che fai promesse che poi non mantieni. Ogni volta che ti concedi è come se tu dovessi farmi un favore! Basta! Guardami bene ora: non ti ricapiterà!>>
<<Marta ma dici sul serio?>> aveva perso la sua espressione scanzonata e aveva gli occhi lucidi.
<<Sì Matteo, non sono mai stata così seria. Non merito di essere presa così in giro. Io ho mandato all'aria la mia vita per te! Tu non hai nemmeno il buon gusto di risparmiarmi le scenette da mulino bianco che ti piace tanto raccontare. Mi sento trattata come una puttana, gratis per giunta!>>
<<Amore lo sai che non è così...>>
<<Ma quale amore? Se non fossi così disperata mi verrebbe da ridere! Non potevi dirle che non ce la facevi a rientrare? Non poteva andare da sola? Ma tanto Marta è paziente e accetta tutto. Basta! Basta! Basta! Tieniti la tua vita felice ma non cercarmi più!>>
<<Marta io ti amo...>> e non riuscì a trattenere le lacrime mentre la voce gli si rompeva <<Hai ragione ma non è facile nemmeno per me. Non so davvero come fare, ma una cosa la so di sicuro: non voglio perderti!>>
Distolsi lo sguardo per non vedere il suo pianto e continuai a inveire:
<<Tu non sai nemmeno cosa vuol dire amare altrimenti non avresti tanti dubbi! E, soprattutto, avresti le palle per fare una scelta! Credi che sia stato facile per me dire a mio marito che non volevo più farci l'amore perché amavo un altro? E credi che sia facile anche ora fare i conti con la solitudine e con i sensi di colpa? Trovarmi ogni sera nel letto da sola a pensare a te che sei nel letto con un'altra e magari ci fai anche l'amore? Cosa ti ho fatto per meritarmi questo? Pensavo fosse una questione di tempo, ma più il tempo passa e più ti approfitti in modo indegno dei miei sentimenti!>>
<<Non so cosa dire. E' tutto vero quello che dici, ti meriti di meglio...>> Era pallido da far paura ma non riuscii a impietosirmi.
<<Non ti dovevi sforzare di dire niente: bastava che tu chiamassi per dirle che non potevi rientrare. Ma non l'hai fatto. Più chiaro di così...Addio Matteo. Ti amo da morire ma non posso farmi annientare da te.>>
Stavamo piangendo tutti e due. Scesi dalla sua macchina e salii sulla mia. Misi in moto e letteralmente scappai. Lo lasciai ancora incredulo al parcheggio: non aveva senso aspettarsi sulla rampa per l'ultimo saluto, era già stato abbastanza drammatico così.
“Ho dentro un dolore grande ma rispetto la tua decisione. Mi manchi. Ti amo”: il suo sms prima che decidessi di spegnere il telefono.
Adesso era davvero finita.
...vivendo adesso....
A te che cerchi di capire
E che provi a respirare aria nuova
E non sai bene dove sei
E non ti importa anche se in fondo lo sai che ti manca qualcosa.
Amami ora come mai
Tanto non lo dirai
È un segreto tra di noi
.....niente.....
Niente..... davvero non è rimasto più niente? Ti ho visto ieri.... quell'apparente fredda cortesia..... quelle informazioni date stando attenti a non dire troppo... non per pudore o per paura di ferire..... solo per lasciare aperto un varco..... perché rimanga accesa una curiosità che induca a trovarsi ancora..... Far vincere l'orgoglio..... ognuno la sua storia come a dire "non conti più niente per me"..... e forse è anche vero..... Però quel modo complice di parlarsi come se ci fossimo visti ieri anziché un anno fa..... quella confidenza negata con grande fatica..... e quello sguardo.... lo stesso..... come a dirsi "Lui non va bene per te...." "Lei non è la donna che volevi...." , come sfiorati da una sorta di gelosia che fa riaffiorare quel senso di appartenenza che forse non viene mai meno quando ci si è amati così tanto..... "Dimentica"...... Il bisogno di sentirsi liberati..... lontani da un passato che è ancora invadente..... ma anche la certezza che dimenticare è impossibile e di sicuro non è quello che vogliamo.... Le nostre vite ormai separate e lontane..... e la richiesta di non vedersi più..... Che senso può avere se ormai tutto è superato? Il rispetto.... per lui.... per lei..... Forse non siamo sicuri di essere capaci di stare così distanti se ci troviamo l'uno di fronte all'altro? Non ha bisogno di distanze assolute chi è lontano dentro..... Ma quella complicità.... e quelle risate..... quelle vibrazioni trattenute.... quell'elettricità nell'aria..... quel tempo che passa in un soffio..... Sì..... meglio non vedersi più..... lasciare che il tempo cancelli anche questo..... se ce la farà.....
.....a proposito di lui.....
Ehi..... dico a te....
sì.... proprio a te che te lo sei portato via.... proprio come io
avevo fatto con un'altra.... anche se tu sei stata più brava: io non
l'ho avuto mai completamente mio.... almeno formalmente... A te che
già provi l'ansia di perderlo, perché forse hai già capito
com'è..... superficiale.... piccolo-borghese.... infedele.... e un
po' egoista.... sempre pronto a ridere di ogni cosa per non andare
mai a fondo..... per non mettersi in discussione e rischiare di
compromettersi in qualche modo..... Lo so..... ti ha colpito quel
modo deciso di entrare a gamba tesa nella vita degli altri.... di
insinuarsi fino ad occupare tutto lo spazio..... quella sua
passione..... quel suo calore..... la sua allegria anche, benché
talvolta fuori luogo..... Ma c'è tanto altro..... te lo posso
assicurare..... Non so cosa sai esattamente di me.... io non so
niente di te..... ma il fatto che mi spii da mesi qualcosa mi ha
fatto capire..... Mi fai un po' pena..... sinceramente.... Devi
sentirti proprio tanto insicura se hai bisogno di sapere se e quanto
sto male per lui per poterti sentire vittoriosa.... o se hai bisogno
di controllare cosa faccio... dove vado.... per essere sicura che io
non corra a riprendermelo...... Non ti fidi di lui? Fai bene..... non
credere di essere l'amore della sua vita.... sei l'amore di un
momento della sua vita..... fino a quando non si stancherà anche di
te.... perché succederà..... Ma stai tranquilla..... da me non hai
niente da temere..... Le ex non sono mai pericolose, specialmente per
uno come lui.... temi caso mai una nuova conoscenza..... Sai....forse
sono quella che lo conosce meglio.... che sa di lui più cose..... e
credimi..... nonostante io lo abbia amato come nessun altro nella mia
vita, non lo rivorrei indietro.... perché ora so com'è, forse
perché a distanza riesco a ripercorrere tante cose (ho buona
memoria) e a ricordare anche tutti quei particolari che, nel tempo,
mi hanno ferito profondamente..... Gli ho sempre perdonato tutto sai?
Ma forse anche tu gli avrai già perdonato un sacco di cose.....
Perché è bravissimo a farti credere che ti ama moltissimo..... a
farti sentire la donna che ha sempre desiderato...... Come te nessuna
mai..... Non ti ha di sicuro raccontato di quelle notti in riva al
mare.... caldi di sole e di passione..... quando ci mangiavamo prima
con gli occhi e poi con i denti..... di quel figlio che
volevamo...... di quel viaggio a Parigi e delle sue promesse......
di tutti i luoghi in cui abbiamo fatto l'amore perché il desiderio
ci divorava e non ce la facevamo ad aspettare di trovarci dentro un
letto..... Sono certa però che ti ha raccontato di ogni nostro
litigio.... dei nostri amplessi più arrabbiati..... Ti farà credere
che la mia timidezza era freddezza..... che ero diventata
insopportabile.... che non ero poi così importante..... solo una con
cui gli piaceva scopare e che era sempre disponibile.....che gli
mancavano un sacco di cose..... Non credergli.... semplicemente si
era stancato e quello che aveva da me ora lo vuole da te..... forse
più per desiderio di novità, per capriccio che per amore..... come
ha fatto con me..... Perché sai.... mi rimane difficile, a questo
punto, credere che una persona così sappia cosa significhi amare
davvero... No.... non voglio sminuire quello che sentite di provare
in questo momento....l'ho provato anch'io.... e non sono nemmeno arrabbiata con lui perché mi ha
tradita, ingannata, umiliata, buttata via..... era bellissimo essere amata da lui.... alla fine ho resettato tutto il male che mi ha fatto e ho conservato solo il bello di lui.... E' solo che ti ho
notata quando mi guardi per strada con sospetto, quasi con astio (tu sapevi chi ero ma
pensavi che io non sapessi chi fossi tu), ho saputo che ogni tanto
ti informi su di me da amici comuni.... la gente chiacchiera..... Hai forse paura di me? Lo so che lui ti ha raccontato tutto (o così ti ha fatto credere)....
hai voluto sapere.... e forse, nonostante le sue bugie, lo hai capito che qualcosa gli è
rimasto dentro..... perché il tempo cancella ogni cosa, ma un amore
come il nostro non si cancella.... E' normale che il tempo faccia
cambiare le cose..... i sentimenti possono anche finire..... è morto
anche il mio amore che credevo immortale..... ma certe emozioni ti
restano dentro per sempre..... e appartengono solo a chi le ha
vissute...... Ma non temere...... non lo voglio indietro..... non mi piace l'uomo che è
adesso.... e lui non tornerebbe mai da me..... perché non sono più una novità..... Questo è il tuo momento.... e chissà... magari in un
giorno non troppo lontano ti troverai anche tu a dire ad un'altra le
stesse cose..... o forse sarai capace di renderlo migliore e farti
amare per sempre... Te lo auguro.... di cuore..... ma hai bisogno di
tanta fortuna.....
.....e musica sia....
E musica sia.... perché il tuo corpo la pretende e in quel vortice trascini anche me.... Volteggiare..... libera nell'aria.... e poi incontrare il tuo corpo...... guizzante..... sensuale... e si rinnova quella magia della prima volta.... E' passato quasi un anno.... tanti dubbi.... paure.... e in mezzo una certezza..... mi vuoi e anch'io ti voglio.... senza pensare ad altro..... lasciando che siano le sensazioni a scegliere.... a decidere.... Con la mente abbiamo macinato pensieri su pensieri ma alla fine ha vinto quello più ovvio: se stiamo bene non è sbagliato..... Perché la gente che ne sa di come siamo insieme? Guarda, osserva, giudica.... Ma non ce ne è mai importato niente..... Io e te.... e quella magia.... Ho ancora in mente la tua espressione di qualche giorno fa...."Allora adesso sei libera? Dentro intendo...." "Sì...." E quel sorriso che dagli occhi si è disteso sulle tue labbra mi ha allargato il cuore..... Tu che dici e non dici..... che non ami troppo le parole..... ma ho imparato a leggerti..... Forse è proprio questo che aspettavi..... e ora niente tarperà le ali a quella intensità che abbiamo dentro..... Sì..... finalmente liberi.... di darci di più..... di darci tutto.... e se è solo un sogno non svegliarmi......
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