lunedì 29 ottobre 2012

.....la brutta anatroccola....

C’era una volta un brutto anatroccolo……una vecchia storia….e chi non la conosce? Brutto, tormentato, deriso e anche con la sfiga di essere troppo sensibile…tanto da stare molto male perché non era accettato. La storia finisce con lui che un bel giorno si specchia e si ritrova uno splendido cigno, regale e finalmente rispettato da tutti…..Bel finale, soprattutto perché il brutto anatroccolo ha conservato la sua sensibilità e la sua semplicità. Ma nello stesso laghetto, e forse questo nessuno lo sa, c’era anche una brutta anatroccola…..lei proprio non se la filava nessuno, nemmeno la prendevano in giro….Se ne stava da sola, un po’ appartata e tirò un sospiro di sollievo quando vide il suo simile farsi bello. "C’è speranza anche per me…." pensò e si mise tranquilla cercando di vincere la noia perfezionandosi nel volo e nel nuoto a pelo d’acqua…..aveva imparato a danzare quasi, increspando la superficie di strani e suggestivi disegni….. un bel giorno anche lei si ritrovò bella, circondata da starnazzanti anitroni che l’avevano sempre allontanata. Era talmente felice di avere un po’ di considerazione che, nemmeno sfiorata dal pensiero di vendicarsi, era carina e gentile con tutti. In molti la volevano ma lei sentiva di non appartenere a nessuno, aveva imparato ad amare la sua libertà e anche quella solitudine che le permetteva di creare splendidi giochi d’aria e di acqua….:Ma un giorno…..eccolo là…..un giovane cigno molto più convincente degli altri, riuscì ad attirare la sua attenzione….. Non era particolarmente maestoso, anzi, era anche un po’ goffo (strano per un cigno), ma con i suoi modi un po’ bizzarri e scanzonati riuscì a farla innamorare (eh sì….anche i cigni si innamorano….). Da quel momento per lei cominciò un periodo felice che la rendeva ancora più bella. Gli era sempre vicino, anche quando lui, possessivo ma non troppo propenso a lasciarsi catturare, la lasciava sola per svolazzare da qualche altra parte. Lei lo pensava, lo aspettava, sognava di vederlo ancora, credeva al suo amore, si fidava….. E lui, ormai certo di averla conquistata, si divertiva a tenerla sulle spine…..Prometteva e non manteneva…..Tornava per allontanarsi subito dopo…..era talmente sicuro dell’amore di lei che si permetteva pure di fare il galletto (strano davvero anche questo per un cigno), con qualche ochetta che lo voleva tutto per sé….. La poverina cominciò a capire che forse il suo amore era malriposto e questo la faceva soffrire….ogni giorno di più…..Le sue lacrime disegnavano sulla superficie dell’acqua incroci di cerchi sempre più complicati, ma appena lo vedeva riusciva sempre a perdonare tutto e in nome di quei pochi momenti di felicità accettava ogni cosa. Piano piano però, le delusioni di ogni giorno diventarono un peso talmente grande da sopportare che si accorse di non riuscire più a perdonare. Dopo l’ennesima promessa disattesa, la cignetta si incazzò davvero. Quando il cigno si ripresentò spavaldo, lei lo aggredì selvaggiamente, lo beccò tutto fino a spennacchiarlo ben bene e lo cacciò via in malo modo. Il mal capitato si rese conto di avere esagerato, chiese scusa, fece altre promesse, ma lei, che ormai non si fidava più, gli urlò in faccia tutta la sua rabbia e, sdegnosamente, volò via, lontano……. Si fermò in uno specchio d’acqua limpido, in mezzo ad una foresta e, anche se triste, ricominciò le sue danze in attesa di un nuovo amore…. Si sentiva sola, ma poteva bastare a se stessa e aveva fiducia che la felicità sarebbe tornata anche per lei…..per il momento la cosa importante era aver ritrovato la sua dignità….E il cigno bastardo? Rimase sbalordito da quello che era successo….Era talmente pieno di sé da avere la certezza che mai nessuna lo avrebbe abbandonato….. tanto meno la cignetta tanto innamorata…..Un po’ si dispiacque, ma era talmente orgoglioso che si convinse che non sarebbe stato difficile sostituirla e in breve gli sembrò di averla dimenticata…… Solo dopo essersi stancato di avere vicino solo anatre e oche, perchè di meglio non riusciva più a trovare, ritornò a pensare alla sua cignetta innamorata e decise di andarla a cercare…… Mentre volava alto nel cielo, facendo mille buoni propositi e ripetendosi le frasi di pentimento che voleva dirle, la vide nel laghetto in mezzo alla foresta: sì, era bella ed elegante come prima e i disegni nell’acqua erano ancora più suggestivi di come li ricordava……gli si allargò il cuore……In picchiata si precipitò verso di lei, le sorrise (lo so che il becco è un pò troppo rigido per sorridere, ma in questa favola se i cigni si innamorano possono anche sorridere, altrimenti che favola è?)…… E lei? Lei lo guardò con aria interrogativa e gli disse: "Non so chi sei, ma sento che non sei tu quello che sto aspettando….." ……Sì, mi dispiace per gli amanti del lieto fine, ma lei lo aveva dimenticato….. E chissà che non possa succedere anche nella vita vera di riuscire a dimenticare chi non ci merita perché ci ha fatto troppo male?


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